Trattativa UniCoop, aggiornamento del 30 aprile 2017

Il giorno 29 aprile 2016 si è tenuto l’incontro con Unicoop Tirreno per proseguire il confronto per la riorganizzazione, di seguito quanto è emerso.

Investimenti e interventi
La cooperativa ha confermato la riduzione dei dirigenti a 9, la necessità di ridurre le differenze inventariali e di rivedere il sistema dei servizi esterni e i costi energetici, il tutto per raggiungere l’obiettivo di riduzione dei costi.
Sono stati annunciati investimenti per risanare la rete vendita in particolare gli ipermercati, per questo nei due ipermercati di Roma e in quello di Livorno verranno fatti interventi prevalentemente sull’offerta commerciale ma anche strutturali e di layout al fine di valorizzare ciascun punto vendita a seconda del bacino di consumatori e della concorrenza che ha intorno. Il supermercato di Colle Ferro verrà invece trasformato in
Ipermercato, perché secondo l’impresa sarà così più attrattivo.
Abbiamo richiesto all’impresa che tutti questi aspetti dovranno essere oggetto di confronto continuo per verificare il raggiungimento degli obiettivi dichiarati e dei risultati ottenuti.

Salvaguardia occupazionale
Le parti hanno confermato che la riorganizzazione aziendale sarà accompagnata da ammortizzatori sociali conservativi per tutto l’arco dei tre anni, per tanto nessun lavoratore verrà licenziato. Tutti i lavoratori dei punti vendita segnalati come critici saranno ricollocati qualora il punto vendita fosse chiuso come è già stato fatto per i lavoratori dell’e-commerce. Le parti hanno condiviso che la verifica e l’applicazione
della solidarietà della rete vendita e della cassa integrazione per i primi 12 mesi per la sede saranno demandate ad appositi tavoli territoriali. Resta da definire l’incentivo per la non opposizione al licenziamento. Complessivamente la Filcams ritiene il risultato ottenuto di salvaguardia occupazionale molto positivo.

Contratto integrativo aziendale
Questo resta il punto più complicato dell’eventuale accordo. L’impresa ha presentato una proposta di recupero di 4,5 milioni di euro attraverso l’intervento sulle quote orarie domenicali, sul dimezzamento del premio aziendale, una forte riduzione delle indennità di funzione e la sospensione totale delle diarie per trasferta, una proposta che per
Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS è assolutamente inaccettabile. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che qualsiasi intervento dovrebbe essere sospensivo per la sola durata dell’accordo e hanno dato disponibilità esclusivamente alla sospensione delle diarie e del 40% delle indennità di funzione. La cooperativa ha dichiarato non sufficienti le disponibilità delle organizzazioni sindacali.
Il confronto è stato aggiornato al 3 Maggio 2017 a Roma, il contratto integrativo e la verifica della procedura di mobilità, che verrà nel frattempo aperta, saranno i temi principali all’ordine del giorno. La Filcams ricercherà con responsabilità la strada per arrivare ad un accordo, sapendo che non è ancora da escludere una fase di conflittualità qualora la cooperativa non dovesse ridurre sensibilmente i suoi obiettivi,
per la Filcams CGIL equità e proporzionalità saranno alla base del confronto sul CIA e la salvaguardia occupazionale e la stabilità dell’impresa restano la priorità.

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