
La Filt-Cgil di Livorno condanna ogni forma di violenza verbale o fisica.
Con questa premessa rispondiamo a quanto riportato sulla stampa in relazione ai fatti accaduti nell’assemblea del 9 aprile che si è tenuta presso la sede della Cgil di Livorno relativa alla vertenza Faldo.
La Filt ha scelto, da sempre, di non rispondere alle provocazioni o a chi, ingiustamente, infanga il nostro lavoro e la reputazione della CGIL.
Questo per due motivi:
il primo, tra lavoratori e lavoratrici non possono esistere distanze tali da impedire cammini condivisi;
il secondo, il più importante, è che noi crediamo nella pace costruita quotidianamente instillando sentimenti di fratellanza e sorellanza.
E’ nostra consuetudine esporre i fatti senza avere pretese di essere in possesso di verità assolute, dando la possibilità a chi ci ascolta di esercitare un sano senso critico fondato sul confronto democratico.
È inutile e contraddittorio scendere in piazza con bandiere arcobaleno e allo stesso tempo avvelenare gli animi sui luoghi di lavoro.
Anche noi abbiamo una versione dei fatti, che ribadiamo, non ha pretese di essere verità, ma questa porta le firme di lavoratori e lavoratrici presenti all’assemblea, non la narrazione di chi era a 100 km di distanza da Livorno.
Atteso che, sul territorio, le organizzazioni provinciali avevano ampiamente chiarito e superato l’accaduto. Alleghiamo il comunicato dei lavoratori presenti all’assemblea con le relative firme.
Giuseppe Gucciardo Segretario generale Filt-CGIL Livorno