Più salario, più diritti, più sindacato: la FIOM Livorno e Grosseto tra rinnovo del contratto nazionale e reinsediamento nei luoghi di lavoro.
Dopo 40 ore di sciopero è ripresa la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dell’Industria Metalmeccanica, che riguarda oltre un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori in tutta Italia, di cui circa 12.000 tra le province di Livorno e Grosseto.
La piattaforma unitaria riflette le istanze emerse in centinaia di assemblee ed il voto dei lavoratori metalmeccanici.
Chiediamo aumenti salariali reali, per recuperare il potere d’acquisto perso con l’inflazione, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, più diritti, tutele e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Serve un contratto nazionale che ridistribuisca ricchezza e riconosca il valore professionale di chi ogni giorno tiene in piedi la manifattura italiana.
In parallelo al confronto nazionale, la FIOM CGIL di Livorno e di Grosseto ha avviato una nuova fase di reinsediamento sindacale nelle piccole e medie imprese del territorio, dove oggi spesso mancano sia la contrattazione aziendale sia la presenza sindacale.
L’obiettivo della FIOM è: rafforzare la rappresentanza sindacale anche nei contesti più frammentati, costruire una rete di contrattazione di secondo livello, portare tutele concrete nei luoghi dove oggi il lavoro è invisibile. In molte realtà, i diritti vengono applicati solo al minimo contrattuale, senza premi di risultato, senza confronto su turni, carichi, organizzazione del lavoro o sicurezza.
Queste aziende non possono restare zone grigie del lavoro.
L’obiettivo della FIOM è chiaro:
• costruire una rete di rappresentanza anche nei contesti più frammentati,
• rafforzare la contrattazione di secondo livello,
• dare voce e strumenti a chi oggi lavora senza tutele reali.
Il contratto è di tutti. La contrattazione deve arrivare ovunque.
Il contratto va rinnovato ed i diritti vanno estesi.
Massimo Braccini, segretario generale FIOM Livorno e Grosseto
