
Per il prossimo anno scolastico si annunciano tagli pesanti agli insegnanti della provincia di Livorno, 33 docenti in meno: questo il dato che emerge dagli incontri che si sono tenuti nei giorni scorsi tra sindacati e Ufficio scolastico regionale .
La Toscana perde complessivamente 368 cattedre, conseguenza della legge di bilancio 2025.
In tutta la provincia di Livorno si è avuto un calo delle iscrizioni di 686 alunni (circa 8mila in tutta la Toscana). A questo si deve aggiungere la decisione del governo di tagliare l’organico di 5600 docenti che rende ancora più preoccupante la situazione sia dei docenti di ruolo che dei precari.
Per fortuna viene aumentato il numero dei docenti di sostegno anche se nella nostra provincia siamo ancora molto al di sotto delle reali necessità (circa 1 insegnante su 4 è precario).
Invece di rivedere le tabelle di determinazione degli alunni per classe “approfittando” del calo demografico per ridurre il numero delle classi pollaio e di conseguenza puntare su una didattica di qualità si continua ad operare tagli alle scuole.
In diverse aule della città di Livorno la situazione è ai limiti della capienza. Un altro dato merita di essere approfondito, la distribuzione dei tagli nelle varie province. Arezzo per esempio perde praticamente lo stesso numero di alunni di Livorno, 665, ma avrà un taglio di sole 19 cattedre.
Senza contare che a breve conosceremo i dati dell’organico ATA: temiamo che siano altrettanto drammatici, in una situazione come quella di Livorno dove già da tempo denunciamo forti carenze nel personale di segreteria e nei collaboratori scolastici che mettono fortemente a rischio il funzionamento delle scuole e la sicurezza dei nostri ragazzi.
Veronica Virgili (segretaria generale Flc-Cgil provincia di Livorno)