Tenaris Dalmine e Arcelor Mittal: Risposte su energia e ammortizzatori sociali

zona ind piombinoTorna a farsi sempre più pressante la necessità di avere risposte concrete su energia e ammortizzatori sociali. L’argomento è stato portato all’attenzione dal comitato iscritti Fiom della Tenaris  Dalmine che si è riunito questa mattina per fare il punto sulla situazione dell’azienda sia a livello internazionale che locale e per discutere e votare la Carta dei diritti universali del lavoro presentata dalla Cgil. “Attualmente il calo del prezzo del petrolio ha bloccato tutti gli investimenti previsti e ridotto le turnistiche nei vari siti produttivi, per lo stabilimento di Piombino è stata aperta la Cassa integrazione ordinaria per calo dei volumi produttivi dovuti anche alla crisi nel settore edile” spiega la segreteria Fiom Cgil  “La Tenaris Dalmine ha un percorso difficile, stretta tra la morsa di un mercato debole e il basso prezzo del petrolio, l”Arcelor  Mittal entro marzo dovrà rinnovare i contratti di solidarietà. Quindi energia e ammortizzatori sono elementi decisivi per consolidare e mantenere i siti industriali a Piombino. Crediamo che il Governo debba rispondere sui temi già più volte discussi su costo energetico e sugli ammortizzatori sociali. Rendere competitive Tenaris Dalmine e Arcelor Mittal vuol dire trovare le giuste soluzioni sul costo dell’energia. Sono state fatte varie proposte al Governo e siamo ancora in attesa delle risposte anche sul tema degli ammortizzatori sociali” e nello specifico i metalmeccanici chiedono che “i contratti di solidarietà, in questa fase difficile, siano prorogati con il vecchio  sistema, altrimenti si corre il rischio che, a causa degli elevati costi per le aziende ed gli esigui pagamenti ai lavoratori, le proprietà, anzichè favorire i contratti di solidarietà, scelgano i licenziamenti”  e conclude “La Fiom Cgil insieme a Fim e Uilm e ai chimici della provincia di Livorno, si faranno promotori di proposte e vertenze, se necessarie, per  difendere i posti di lavoro e un adeguato salario per i lavoratori”.

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