29 settembre: 107° anniversario della Cgil

107 cgilIl 29 settembre la CGIL festeggia il suo centosettesimo compleanno. Si festeggia il 29 perché la CGdL, Confederazione Generale del Lavoro nacque con il Congresso di Milano che cominciò il 29 settembre e si concluse il primo ottobre del 1906, con la partecipazione di cinquecento delegati, in rappresentanza di 700 leghe per un totale di 250 mila iscritti. L’attuale CGIL, Confederazione generale italiana del lavoro nacque invece nel 1944 con il Patto di Roma in continuazione ideale e pratica con quei primi quarant’anni della CGdL. Il primo Segretario generale della confederazione fu il riformista Rinaldo Rigola, che era stato in precedenza a capo del Segretariato Centrale della Resistenza, la struttura costituita nel 1902. Si può dire che con il Congresso di Milano del 1906 prese il via la storia della confederazione sindacale che portò appunto anni più tardi alla CGIL e che era il frutto di una ventina di anni di esperienze “presindacali”, con le prime strutture locali e le Società di Mutuo Soccorso, prima manifestazione delle tante forme che l’associazionismo dei lavoratori assunse nel corso degli anni. Fu in quel periodo che si era passati da una prima fase all’insegna del mutualismo ad una storia più direttamente sindacale legata ai conflitti di lavoro. Negli anni ‘60 e ‘70 dell’Ottocento ci furono così in primi scioperi, mentre negli anni ’90, con l’obiettivo di rappresentare tutti i lavoratori di un territorio, erano state costituite le Camere del lavoro. La storia moderna della CGIL cominciò nel dopoguerra dopo la lunga parentesi della lotta al fascismo. Già prima della caduta di Mussolini, avvenuta il 25 luglio 1943 in seguito al voto del Gran Consiglio del Fascismo, settori importanti delle classi lavoratrici del nord erano tornati a scioperare contro il regime nel marzo-aprile 1943; si trattava di agitazioni motivate da cause economiche, ma il valore politico di quelle manifestazioni era evidente. Il 2 settembre 1943, poche ore prima della firma dell’armistizio con gli Alleati anglo-americani, Bruno Buozzi firmò con gli industriali un importante accordo interconfederale per il ripristino delle Commissioni Interne. Mentre al sud rinascevano le Camere del lavoro e mentre al nord si intensificava il movimento resistenziale, i principali esponenti del sindacalismo italiano proseguirono il lavoro di dialogo unitario, avviato già negli anni ‘30, che culminò il 3 giugno 1944, poche ore prima della Liberazione della capitale da parte degli Alleati, nella firma del Patto di Roma che decretava la rinascita del sindacato libero. La CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) unitaria nasceva quindi sulla base del compromesso tra le tre principali forze politiche italiane. Il Patto di Roma fu siglato da Giuseppe Di Vittorio per i comunisti, Achille Grandi per i democristiani ed Emilio Canevari per i socialisti. In quelle stesse ore uno dei 0200principali protagonisti dell’intesa, Bruno Buozzi, veniva barbaramente ucciso dai nazisti. Da quei momenti ha preso il via la storia moderna della CGIL che oggi è il più grande sindacato confederale italiano con circa 6 milioni di iscritti. La CGIL nazionale ha sede a Roma nella storica sede di Corso d’Italia 25 e la sua storia si è ormai profondamente intrecciata alla storia del Paese, con la sua continua attività nella stipula (attraverso le organizzazioni di categoria) dei contratti di lavoro, la sua attività di tutela, finalizzata a difendere, affermare e conquistare diritti individuali e collettivi. La CGIL è affiliata alla Confederazione Europea dei Sindacati (Ces) e alla Confederazione Internazionale dei Sindacati (Ituc-Csi). Il segretario generale è Susanna Camusso, eletta il 3 novembre 2010, prima donna ad essere scelta per la guida del sindacato dopo dieci segretari generali uomini. Il 29 settembre si festeggia dunque il 107° compleanno. Nel corso della giornata (dalle 10 alle 18) sarà possibile visitare la sede di Corso d’Italia e sarà esposta per la prima volta l’opera donata dall’artista inglese Jonathan Guaitamacchi (Frammento N°1, t.m. su carta, cm. 260X169, 1997).

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