Le norme italiane sono avanzate ma la realtà supera purtroppo la norma.
I lavoratori/trici compresi gli RLS subiscono un attacco che passa anche dal ricatto da parte di alcuni datori di lavoro. Chi si espone viene perseguito direttamente e indirettamente. Lo stress da lavoro correlato, per essere rilevato, ha bisogno di un minimo di continuità e di fascicoli chiari e precisi, che seguano il percorso di lavoro. In un mercato dove i lavori durano pochi mesi, se non addirittura giorni, in balia del lavoro-merc, è difficile dimostrare ciò che accade nei luoghi di lavoro. Le istituzioni fanno mille organismi, spesso autoreferenti, dove manca la voce dei lavoratori.
Chi farà la narrazione ai mille organismi? Il datore di lavoro?
Il tema della responsabilità si limita a mettere al riparo i responsabili dall’essere perseguiti, troppo spesso paga l’ultima ruota del carro, quando le responsabilita stanno nell’abbandono di risorse e nella reale verifica della funzionalità dei meccanismi.
La Regione Toscana non ha un responsabile del settore e, già dal mese di luglio, abbiamo chiesto maggiore attenzione e vera responsabilità.
Patrizia Villa, responsabile salute e sicurezza CGIL provincia di Livorno