Prosegue l’impegno dei sindacati dei pensionati per la realizzazione delle case della salute sul territorio: i primi di settembre si è svolto un incontro con i vertici della ex Asl 6, ma sono ancora molte le criticità da superare.
“Dopo la consegna delle 10 mila firme alla fine di Aprile – illustra lo SPI – l’assessorato alla salute della Regione Toscana aveva convenuto di avviare in tempi brevi un percorso di confronto nelle articolazioni territoriali dell’area livornese, promuovendo quindi incontri con i singoli responsabili delle zone Val di Cornia, Bassa val Di Cecina e Livorno. Evidentemente l’Assessorato, in quella sede, ha sottovalutato la situazione di difficoltà organizzativa della ex ASL della Provincia di Livorno perché l’incontro con i responsabili di zona della Azienda Usl Nordovest si è svolto soltanto i primi di settembre”.
“Nonostante ciò – prosegue lo SPI – abbiamo registrato una sostanziale convergenza sulle proposte e sui tempi di realizzazione delle strutture. Rimane naturalmente aperta la partita su che cosa concretamente debbano essere le Case della Salute sul territorio, ma questa crediamo sia una questione da affrontare sul tavolo del confronto di area vasta e nel rapporto con la Regione”.
“Rimane anche aperta per noi la questione del rapporto con la Giunta del Comune di Livorno – proseguono i pensionati CGIL- che contrappone la realizzazione delle Case della Salute alla definizione della ristrutturazione del presidio ospedaliero, elemento per noi inaccettabile e su cui svilupperemo le necessarie iniziative”.
“La nostra azione quindi – concludono – non si fermerà fino al raggiungimento dell’obiettivo”.