Lombardia, Toscana, Campania e Veneto continuano a tenere le fila della tragica graduatoria del numero di morti.
Il nordest ancora l’area con il più elevato rischio di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa.Sette mesi di morti sul lavoro in Italia per un bilancio agghiacciante in cui, da gennaio a luglio, si contano 643 vittime. Sono 171 i lavoratori che hanno perso la vita in itinere e 472 coloro che sono deceduti in occasione di lavoro, con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2014 pari al 9,5 per cento.
A raccontare questa prima immagine dell’emergenza morti bianche è la più recente indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail.
“Numeri complessivi terrificanti che narrano una morte quotidiana con una media di oltre 90 vittime al mese. Incomprensibile come ancora non vengano consegnate risposte concrete a questa che è una piaga sociale ‘conclamata’ – sottolinea Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio – dove le morti, molto spesso, non sono dovute ad una tragica fatalità, ma sono piuttosto la conseguenza più tremenda e visibile della scarsa diffusione della cultura della sicurezza”.
LEGGI TUTTO