Filt, sciopero CTT Nord Livorno, alle 17 e 30 partirà il corteo

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Sciopero CTT Nord a Livorno: lacune strutturali dell’azienda che i tagli del Comune non faranno altro che peggiorare, con l’immediata perdita di 8 posti di lavoro.
Mercoledì 29 Aprile i lavoratori di tutto il Ctt Nord (Livorno, Pisa; Lucca e Massa) sciopereranno dalle 17.30 alle 21.30, contro le lacune organizzative e gestionali di un’ azienda che non tiene corrette relazioni sindacali e che fa ricadere i suoi sbagli sul personale.
Un’ azienda che, oramai da un anno, ha disdettato i contratti di secondo livello e gestisce i rapporti normativi ed economici riguardanti il lavoro con un ordine di servizio non concordato con le parti sociali, il quale, nei giorni scorsi, è stato rinnovato per un ulteriore anno e tra l’altro peggiorato.
In questo scenario il Comune di Livorno, azionista del Ctt Nord, ha tagliato 400mila euro di finanziamento corrispondenti a circa 137mila KM e a 8 posti di lavoro.
Di nuovo i lavoratori e i cittadini pagano per l’incapacità delle Amministrazioni di individuare e percorrere vie alternative al taglio lineare della spesa sociale, quali, per esempio, interventi reali di ottimizzazione dei costi, valorizzazione dei servizi, creazione di vera economia di scala e abbattimento degli sprechi: tutti slogan che l’attuale amministrazione comunale aveva usato sia in campagna elettorale, sia subito dopo l’elezione del nuovo sindaco.
Purtroppo dagli slogan (il bus gratis, il rilancio del trasporto pubblico, l’uscita dal Ctt Nord perchè troppo in mano ai privati, il blocco della gara regionale e alle richieste di chiarimento indirizzate al Comune di Livorno) si torna alla realtà bruscamente: 137 mila chilometri di servizio in meno e 8 lavoratori a casa.
Per queste ragioni le RSA aziendali promuovono una manifestazione cittadina di protesta contro le scelte dell’amministrazione comunale.
Mercoledì 29 Aprile il corteo partirà alle ore 17.30 dal deposito di via Meyer e arriverà sotto il Comune, dove le rappresentanze sindacali chiedono un confronto pubblico con la Giunta.
Visto che il taglio, oltre a mettere a repentaglio 8 posti di lavoro, è un ulteriore disimpegno dallo stato sociale, chiediamo che la manifestazione non sia solo dei lavoratori ma di tutta la cittadinanza, quindi è indispensabile la partecipazione di tutti.

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