POLITICHE DI GENERE, PATRIZIA VILLA: “DURO ATTACCO AI DIRITTI CONQUISTATI FATICOSAMENTE NEGLI ANNI. ALLA POLITICA CHIEDIAMO MENO DISCORSI E PIU’ FATTI”

POLITICHE DI GENERE, PATRIZIA VILLA: “DURO ATTACCO AI DIRITTI CONQUISTATI FATICOSAMENTE NEGLI ANNI. ALLA POLITICA CHIEDIAMO MENO DISCORSI E PIU’ FATTI”

Patrizia Villa, segretaria confederale Cgil provincia di Livorno con delega alle questioni di genere, ieri ha partecipato al dibattito “Donne e lavoro: a che punto siamo?”, iniziativa organizzata a Cecina dal Pd. Di seguito un breve report:

 “I diritti di genere conquistati faticosamente nel corso degli anni stanno purtroppo subendo un pesante attacco. In Italia il gap salariale tra uomo e donna è stimato intorno al 7%: un dato non tra i peggiori, ottenuto grazie ai Contratti collettivi nazionali di lavoro. In compenso tutti gli altri indicatori evidenziano una sensibile arretratezza del nostro Paese in tema di politiche di genere. Sul piano contrattuale le problematiche maggiori si riscontrano soprattutto con i contratti di secondo livello dove la premialità è strettamente connessa ai tempi e alla flessibilità più che ai risultati. Tramite la nostra proposta di legge di iniziativa popolare “Carta dei diritti universali del lavoro” la Cgil mira a fornire risposte concrete in favore delle lavoratrici e dei lavoratori, sia dipendenti che autonomi. I diritti dei lavoratori e delle lavoratrici non possono essere svenduti: gli effetti negativi anche del Jobs Act sono sotto gli occhi di tutti. Da parte della politica serve adesso un cambio di passo: il testo della nostra proposta di legge giace infatti da tempo in Parlamento, in attesa di essere discusso. A tal proposito abbiamo chiesto ed ottenuto dall’onorevole Andrea Romano un impegno per sbloccare la situazione. Importante inoltre avvalersi di bilanci sociali aventi una sezione specifica riservata alle politiche di genere per rendere trasparente la politica ai cittadini e alle cittadine. La “Piattaforma per lo sviluppo del lavoro dei giovani e delle donne” è un altro strumento propositivo che non trova la meritata attenzione da un mondo della politica sempre più impegnato a discutere di equilibri invece che di soluzioni per garantire ai cittadini un vivere sereno e dignitoso. Stesso discorso per quanto riguarda i principi enunciati nella piattaforma di genere “Tutte insieme vogliamo tutto” presentata e approvata a fine 2018 all’assemblea nazionale delle donne Cgil ed entrata a pieno diritto nelle scelte congressuali. È l’ora di uscire dalle analisi e dai tormentoni mediatici e di fare azione politica vera. Questo ci aspettiamo da un Pd che dice di essersi rinnovato. Noi siamo pronti a sostenere azioni concertate e calate nella realtà: servono meno discorsi e più fatti”.

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