Siamo al collasso, i servizi della Usl Areavasta Nord Ovest non possono reggere più a lungo.
Il continuo definanziamento del sistema costringe i servizi a operare sotto organico.
Il sistema si sta reggendo sulle spalle del personale socio sanitario e tecnico con riposi non fatti, accumulo di migliaia di giornate di ferie non godute, in violazione delle norme che impongono un intervallo minimo fra un turno e l’altro di 11 ore.
Nelle ex aziende che compongono l’usl Nord Ovest delle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno nei periodi estivi vi è un aumento medio di accessi del 40% dovuto ai flussi turistici con un doppio effetto, si ingolfano sia i pronto soccorso che le medicine, mentre si accorpano specialistiche per recuperare forza lavoro.
Il risultato è un caos organizzativo, un pessimo servizio e uno sfruttamento del lavoro non più sostenibile, se fino ad oggi si è “tenuto” grazie alla volontà dei lavoratori ora non siamo più in grado di garantire questi livelli d’assistenza se non diamo corso a nuove assunzioni.
Il piano che ha presentato l’Azienda non solo è insufficiente, perché non potenzia i servizi, ma riassorbe solo parzialmente il turn-over che in Sanità non è strozzato dal blocco del pubblico impiego, ma questa opportunità è paradossalmente inesigibile!
Perché? … Perché hanno fatto scadere tutte le graduatorie!
Senza che Estar (l’ente regionale preposto a farle) abbia saputo programmare (parolona!) e fare in tempi utili i nuovi concorsi, risultato è che si potrebbe assumere alcune centinaia di professionisti ma non si sa da dove!!
Nel contempo si usano forme contrattuali anomale attingendo dalle agenzie interinali e utilizzando il lavoro parasubordinato.
Il definanziamento, il vuoto contrattuale causato dal blocco di sette anni dei contratti nazionali, il caos organizzativo accentuato dalla attuazione della LR 84/2015, sta cambiando la natura di servizio pubblico gratuito e universale che è stato costruito in anni di buona pratica; occorre tornare ad investire nel lavoro, nella risorsa umana potenziando i servizi dei Presidi Ospedalieri, ma soprattutto dei territori, per ridare dignità al lavoro e sicurezza di buona qualità al bisogno di salute dei cittadini.
E’ Necessario definire modelli organizzativi e dotazioni organiche rispondenti alla salute dei cittadini e dei lavoratori. Non e’ accettabile che vengano variati costantemente i rapporti tra il personale sanitario e i pazienti. Sono necessarie nuove assunzioni di personale :
- Ospedale Livorno, subito 10 infermieri e 10 OSS;
- Ospedale di Cecina, subito 5 infermieri e 5 OSS;
- Ospedale di Piombino, subito 5 infermieri e 5 OSS;
- Ospedale di Portoferraio, subito 5 infermieri e 5 OSS;
Oltre al programmato TURN OVER, alla sostituzione delle malattie lunghe, delle aspettative e delle maternità. E devono essere ampliati con urgenza gli organici delle Ostetriche, dei Fisio Terapisti, delle Assistenti Sociali e dei profili Tecnici.
Su questo la CGIL FP si spenderà nei prossimi mesi con tutti i mezzi e forme a sua disposizione.