SLC, i lavoratori dell’Agenzia Espressi di Livorno scrivono a Rossi

5703150606_4e1d5a06f9_b

A dimostrazione che i fatti sono più duri delle parole.
E che purtroppo non tutte le vertenze sono uguali, come non sono uguali le modalità di uscita dal lavoro per crisi: le ricadute economiche e normative, pesanti per tutti, restano scolpite nelle vite delle persone e delle famiglie, oggettivamente, diverse.
Il modesto, umile e instancabile compito dei Rappresentanti dei Lavoratori, a ogni livello è sempre quello di ricercare e trovare le migliori tutele concrete, anche nelle situazioni più divaricate e distanti: dalle Poste Italiane all’Agenzia Espressi il passo è ancora lungo, ma ci proviamo sempre promuovendo l’unità dei lavoratori e delle lavoratrici.

Beppe Luongo – Segretario Slc Cgil Provincia di Livorno

Al Presidente della Regione Toscana

Noi, Lavoratrici e Lavoratori
dell’Agenzia Espressi di Livorno

in Casa Integrazione in Deroga dall’ottobre 2014, con prestazioni lavorative di pochissime ore alla settimana e in attesa di conoscere quali frutti potranno maturare dalla affannata e affannosa ricerca di commesse di lavoro del datore di Lavoro messo in ginocchio dalla scelta sconsiderata, priva di una vera assunzione di responsabilità sociale da parte di Poste italiane, chiediamo un supplemento di attenzione e un intervento efficace perché, pur volendo restare aggrappati ad ogni ipotesi e possibilità di cambiamenti che possano ripristinare le condizioni per la ripresa di un lavoro dignitoso, semplicemente non ce la facciamo più a tirare avanti:
non riscuotiamo il minimo indispensabile per assicurare alle nostre famiglie il mantenimento degli impegni assunti, il che significa, per molti di noi, aver dovuto raschiare il fondo del barile, richiedendo anticipazioni del TFR e/o sospensione del Mutuo con cui si stava pagando il tetto sotto cui si dorme…

Non ci stanchiamo di chiedere Lavoro, piuttosto che assistenza e ammortizzatori sociali!

Ma nel frattempo, Presidente Rossi, Le chiediamo di fare tutto quanto è nelle sue possibilità per velocizzare quanto ci spetterebbe della Cassa in Deroga per gli ultimi mesi dell’anno scorso: sarà solo una boccata di ossigeno, ma che potrà darci la forza per aspettare questi altri e ultimi, striminziti, 5 mesi del 2015.
Lo ripetiamo: per mantenerci lucidi e razionali a sufficienza per continuare a chiedere soprattutto la possibilità di riprendere a lavorare, produrre e riscuotere il frutto della nostra fatica, dignitosamente, così come deve avvenire in un Paese davvero civile.
Siamo certi che questa nostra richiesta sarà presa nella giusta considerazione, e per questo anticipatamente La ringraziamo.

( La RSU comunica che l’originale inviato è firmato da tutti i 24 dipendenti con firme autografe )

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.