Strazzullo “Livorno deve reagire.Il 29 segnale di solidarietà:giù le saracinesche.Istituzioni chiamate ad agire”

42A poche ore dalla chiusura della grande manifestazione della Cgil a Roma alla quale hanno a preso parte un milione di persone, oltre 1300 solo dalla nostra provincia il Segretario generale Maurizio Strazzullo commenta la situazione di Livorno:
“Sono in molti a richiedere uno sciopero generale per il 29, sulla spinta della crisi TRW e Eni, per le quali tra l’altro siamo riusciti a creare un fronte compatto di difesa tra Organizzazioni sindacali e istituzioni locali e regionali. Ottenendo per Eni un tavolo nazionale che ci dovrà consentire di rilanciare la raffineria scongiurandone la svendita e garantendo il futuro occupazionale delle maestranze Eni e delle imprese dell’indotto, per TRW ci confronteremo il 29 al Mise e lì verificheremo la possibilità di far retrocedere la multinazionale dalla sua intenzione di chiusura. Ritengo che purtroppo la crisi occupazionale, economica e sociale di Livorno vada oltre le vertenze di TRW e Eni: sono migliaia i posti di lavoro persi dal 2008 ad oggi nella nostra provincia in tutti i settori economici (dall’ edilizia , al commercio, dalla portualità , ai servizi) e molti sono anche i lavoratori/lavoratrici che hanno perso il lavoro senza avere quella attenzione mediatica e politica della grandi aziende.  Che dire poi della gigantesca disoccupazione giovanile, di coloro che sono collocati in CIG in deroga e ogni mese vivono nell’incertezza di riscuotere e del futuro occupazionale, per non parlare delle tante piccole imprese e negozi che chiudono. Livorno deve reagire con determinazione e intelligenza, a partire dal sostenere lo sciopero dei metalmeccanici del 29 ottobre abbassando le serrande dei negozi magari solo 15 minuti in occasione del’ incontro al Mise per la vertenza TRW .
La Cgil, Cisl e Uil provinciali metteranno in piedi iniziative con lavoratori, con le lavoratrici, con i giovani, con la città e con le istituzioni per la costruzione di una piattaforma per lo sviluppo e la crescita occupazionale, in grado di attrarre investimenti pubblici e privati nei settori chiave per lo sviluppo della nostra città, della provincia e della regione : infrastrutture viarie e ferroviarie, porto, industria, edilizia commercio e turismo.
Sul tavolo dal Prefetto insieme a tutte le istituzioni della provincia e le associazioni datoriali, ci siamo richiamati alla coesione territoriale, per condividere poche cose da inserire nella piattaforma con l’ obiettivo di fare un accordo di programma con il governo sul modello Piombino. Vedremo se, al di la delle dichiarazioni e dei buoni propositi ,riusciremo nei fatti a dimostrare quella compattezza della città , indispensabile per riuscire a far impegnare seriamente il governo su Livorno. Chiediamo alle istituzioni locali di uscire dai municipalismo e di agire per quanto di sua competenza nella salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali nella gestione degli appalti e delle partecipate.
A sostegno del raggiungimento di questi obiettivi di speranza per coloro che rischiano di perdere il lavoro, di coloro che lo hanno perso e dei tanti giovani disoccupati, Cgil Cisl e Uil provinciali chiameranno in seguito tutta la città allo sciopero generale.

Il Segretario Generale Cgil della Provincia di Livorno Maurizio Strazzullo



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