Servizi educativi, il 2 aprile sciopero e protesta davanti al Comune di Livorno

Servizi educativi, il 2 aprile sciopero e protesta davanti al Comune di Livorno

Per il prossimo 2 aprile Fp-Cgil, Nidil-Cgil, Uil-Fpl e Uiltemp hanno indetto uno sciopero per l’intera giornata del personale dei nidi e delle scuole d’infanzia del Comune di Livorno. Il programma della protesta prevede un presidio in piazza Grande a partire dalle 9,30 e successivamente lo spostamento davanti al Comune per manifestare il nostro dissenso nei confronti di politiche completamente sorde alle nostre rivendicazioni.

Molte le ragioni che ci spingono a protestare. Come è evidente i servizi educativi comunali sono già da ora a rischio funzionamento: lottiamo insieme per difenderli.

Le scuole comunali vanno avanti ormai grazie al sacrificio delle educatrici e insegnanti che si impegnano a garantire i servizi pur essendo sotto organico (il personale in ruolo è costituito da 119 unità ) e ricorrendo spesso allo straordinario. Servono assunzioni sia per il nido che per la scuola d’infanzia: i posti vacanti nell’organico sono 21 ma questi vengono coperti attraverso il lavoro somministrato che dovrebbe invece garantire solo le sostituzioni. Senza contare che il budget dell’appalto della somministrazione è già finito da almeno due mesi: il risultato è che non vengono effettuate le sostituzioni del personale in malattia, in aspettativa o sotto infortunio nemmeno dopo 30 giorni di assenza. Esiste solo un minuscolo “pacchetto orario” gestito direttamente dai gruppi di lavoro delle strutture che centellinano le ore da sostituire per evitare di finire sotto il “parametro di sicurezza” (1 insegnante ogni 25 bambini per la scuola materna e 1 educatrice ogni 8 bambini per il nido). E’ proprio per questo che chiediamo il rinnovo dell’appalto della somministrazione con un budget sufficiente a garantire le sostituzioni. Inaccettabile poi che l’orario non frontale (ossia quello dedicato a formazione, documentazione e programmazione) sia salito da 120 a 190 ore: auspichiamo che si arrivi a 150 ore. Gli stessi percorsi di formazione presentano evidenti criticità. Queste sono solo alcune delle motivazioni che ci spingono a scioperare.

I servizi educativi comunali sono il mattone fondamentale della comunità. Serve più cura e attenzione per un settore da tempo in difficoltà sia dal punto di vista strutturale che gestionale. Fino a oggi il Comune è rimasto sordo alle nostre richieste: la protesta in piazza non è più rinviabile. Tutta la cittadinanza è invitata.

Letizia Carmignani

Segretaria aziendale Fp-Cgil

Rosa Distaso,

segretaria aziendale Fpl-Uil

Rossella Lupi,

delegata sindacale Fp-Cgil

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.