Caprilli, piscine e Goldoni, l’Slc chiede un nuovo incontro all’Amministrazione

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La SLC Cgil territoriale chiede un nuovo incontro all’assessore comunale di Livorno con delega al lavoro, Francesca Martini, per avere aggiornamenti sulla gestione delle crisi che hanno investito ippodromo e piscine e per fare il punto sulle risorse attese dalla Fondazione Goldoni.

Otre 150 lavoratori coinvolti nelle questioni aperte nelle strutture di proprietà comunale, la cui gestione, in continuo mutamento, ha messo a serio rischio la tenuta occupazionale.
Il Caprilli resta l’esempio più eclatante: risollevatosi dopo una gestione fallimentare, ora è senza guida, gli 8 lavoratori stabili sono stati licenziati e, se la stagione delle corse dovesse venire meno, sarebbero oltre 40 i posti di lavoro persi, tra stagionali e indotto.
Le piscine comunali, purché il servizio venga regolarmente erogato, restano in crisi: i gestori infatti chiedono nuovi sacrifici ai lavoratori appena usciti da un periodo di cassa integrazione: dopo la chiusura in primavera di una lunga fase critica che si è conclusa, di fatto, con 5 licenziamenti.

“Continuando doverosamente a occuparmi sul piano strettamente sindacale delle criticità che Lavoratrici e Lavoratori evidenziano e sopportano, in alcuni casi e circostanze con sofferenza crescente – scrive Luongo, segretario generale del SLC Cgil della provincia di Livorno – ho richiesto uno specifico incontro all’Assessore del Lavoro del Comune di Livorno, al fine di ricevere il necessario aggiornamento, per quanto di pertinenza, delle evoluzioni circa le attività e le prospettive di Caprilli, piscine e Goldoni”.
Anche la Fondazione Goldoni, infatti, dopo il recente cambio al vertice, appare in balia delle onde, ancora in attesa di ricevere il saldo dei finanziamenti del 2015 e senza un chiaro piano di finanziamento per il 2016 “Tra gli 800 mila euro del 2015 e il contributo 2016 – chiarisce Luongo – la Fondazione Goldoni deve avere dal Comune circa 2 milioni e 200 mila euro: vogliamo essere sicuri che il contributo venga erogato in tempo, in quanto l’attività della Fondazione, che, tra rapporti diretti e indotto, dà lavoro a circa 60 persone, si basa quasi totalmente sui contributi pubblici e siamo anche interessati a capire come tali contributi saranno spesi”.

La categoria si rivolge ancora una volta all’Amministrazione “Non sfugge, ovviamente, che in tutte le realtà succitate sia forte la possibilità di monitoraggio e controllo, nonché di eventuali interventi da parte del Comune di Livorno – prosegue Luongo – che è proprietario dell’Ippodromo Caprilli e degli Impianti delle Piscine, alla Bastia e in via dei Pensieri, e presiede la Fondazione nella persona del Sindaco, che peraltro, da quanto ci è stato comunicato dal Direttore della stessa Fondazione, dovrebbe ricevere una sovvenzione importante già attesa da giorni”.

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