Aggiornamento Securpol: il dialogo prosegue in attesa del raffreddamento

securpol
Ieri nuovo incontro a Roma tra sindacati e Securpol Group che ha annunciato altri 70 esuberi, i quali vanno ad aggiungersi ai precedenti 250, a cui i sindacati rispondono continuando a richiedere ammortizzatori sociali conservativi e aprendo alla possibilità di esodi incentivati.
“Purtroppo Securpol ha esordito ribadendo le posizioni distanti da quelle sindacali – racconta Giordano Fioretti, presente alla trattativa per la Filcams CGIL di Livorno – in quanto a oggi permangono le problematiche relative all’incremento dei costi a fronte di tariffe che si contraggono continuamente, oltre alle riduzioni del fatturato, le franchigie e i più alti premi assicurativi, ai quali è sopraggiunta la dismissione da parte di Banca Carige e la probabile perdita anche del servizio postale con ulteriori 70 esuberi nella zona di Roma”.
Securpol ha, quindi, ribadito che per loro la soluzione da perseguire rimarrebbe quella del modello Avezzano, con riduzione oraria strutturale basata su turnazioni giornaliere ridotte a 28 ore settimanali, con il possibile raggiungimento delle 40 ore contrattuali a recupero della retribuzione persa “Per noi l’unica soluzione oraria possibile è quella che deriverebbe dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali – ribadisce Fioretti – Inoltre ci hanno confermato l’intenzione di dismettere comunque le commesse meno produttive e di procedere anche all’esternalizzazione di alcune commesse del trasporto valori / pacchi, oltreché delle sale conta, perciò, a nostra volta, abbiamo proposto di prevedere il passaggio, negli eventuali appalti, dei dipendenti interessati, al fine di salvaguardarne il posto di lavoro” .
I sindacati restano in attesa della convocazione in sede ministeriale sulla procedura di raffreddamento ma, nel frattempo, è stato concordato un incontro di aggiornamento per il 16 giugno: non si esaurisce, quindi, la volontà di perseguire percorsi condivisi, escludendo il modello nuovamente proposto, in quanto per i sindacati l’ unica via percorribile è l’applicazione di contratti di solidarietà difensivi, supportati da una nuova organizzazione del lavoro che la Securpol dovrà illustrare nel dettaglio.
“Consapevoli purtroppo che siamo di fronte a esuberi dichiarati a seguito dell’apertura delle procedure di mobilità – conclude la Filcams – auspichiamo che, nel prossimo incontro, si giunga a soluzioni tempestive, per scongiurare in modo definitivo la partenza delle lettere di licenziamento, con esclusione delle eventuali richieste di uscite volontarie”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.