Domani il pubblico impiego scende in piazza, la Fp CGIL di Livorno spiega perchè

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Domani a Roma i lavoratori del pubblico impiego scenderanno in piazza per chiedere un rinnovo del contratto equo, un contratto nazionale che riconosca i sacrifici fatti dai dipendenti pubblici negli ultimi sei anni, durante i quali gli addetti sono diminuiti costantemente e i carichi di lavoro aumentati in modo vertiginoso.
Quasi diecimila lavoratori in provincia di Livorno sono interessati dal rinnovo, per il quale il Governo ha fatto una proposta svilente della dignità dei dipendenti pubblici “Per sanare la ferita economica derivata dal mancato rinnovo sarebbero necessari 11 milioni di euro – chiarisce la segreteria della Funzione Pubblica Cgil provincia di Livorno – la nostra proposta necessita di risorse per un totale di circa 3 miliardi, il Governo mette a disposizione 291 milioni di euro, di cui 70 destinati per le forze dell’ordine e 7 milioni per i non contrattualizzati”.
Ma per chi sono i restanti 214 milioni? Non per tutti “Il Governo – prosegue la categoria – intende scindere il lavoro pubblico, differenziando il trattamento tra i lavoratori alle dirette dipendenze dello stato e i dipendenti in forza agli enti locali e sanitari. Un approccio che di fatto vuole cancellare l’istituzione del Contratto Nazionale, in quanto, dividendo tra lavoratori della stato e gli altri, i costi dei secondi sarebbero scaricati sugli Enti Locali di riferimento, gli stessi Enti Locali vittime dei tagli che a malapena riescono a garantire ai cittadini i servizi essenziali”.
E’ paradossale che si sia pensato che Enti quali le Province possano rinnovare il contratto ai propri dipendenti, perché, persistendo i tagli previsti per il 2016, questi Enti sono spinti verso un fallimento pilotato “In questi anni sono stati molti i provvedimenti intervenuti sull’organizzazione del pubblico impiego – chiarisce la segreteria – venduti come un efficientamento dei servizi, ma in realtà nascondevano la precisa idea che il lavoro pubblico non è considerato una risorsa ma un costo, quindi piuttosto che servizi efficienti oggi ci troviamo con servizi tagliati”.
L’età media dei dipendenti pubblici è molto alta, i carichi di lavoro quadruplicati a causa del blocco delle assunzioni e le prestazioni pagate meno che in quasi tutti gli altri paesi europei “A risentirne sono inevitabilmente cittadini – sottolinea la Fp Cgil – che si irritano di fronte ai ritardi della macchina pubblica e l’immaginario collettivo, sapientemente educato, ormai tende a scaricare le responsabilità sul singolo dipendente, il quale però è vittima di un sistema reso inefficiente ad arte”.
Per questo e per tanti altri motivi, la Funzione Pubblica CGIL di Livorno invita i lavoratori a partecipare alla manifestazione che si terrà domani a Roma, rivendichiamo insieme il nostro diritto al Contratto Nazionale.

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