3 dicembre, la FLAI CGIL incontra i pescatori di Livorno

Miki GDTV
Presenti anche funzionari nazionali per fare il punto sui rinnovi contrattuali e sulle norme riguardanti salute e sicurezza nella pesca

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Sabato mattina a Livorno si terrà una nuova iniziativa dedicata al mondo della pesca: a organizzarla è la Flai CGIL di Livorno che incontra i lavoratori del settore per parlare di rinnovo contrattuale, sicurezza e salute.

L’iniziativa si terrà al molo dei pescherecci, vicino la Fortezza Vecchia, a partire dalle 10 con la presenza del responsabile nazionale del settore per la Flai, Antonio Pucillo, e sarà un’occasione per fare il punto sui due rinnovi contrattuali che interessano i lavoratori della pesca, cioè cooperazione e grande pesca.
Il primo è fermo ormai da qualche anno, il secondo è appena scaduto ed entrambi sono in discussione ai tavoli di contrattazione nazionale.
Per quanto riguarda l’ambito salute e sicurezza interverrà il delegato di bacino della CGIL di Livorno, Rizzieri Bavone, con il quale i lavoratori potranno confrontarsi soprattutto in merito al censimento ed eventuale riconoscimento delle malattie professionali che affliggono i lavoratori del settore.
Da anni, infatti, la Flai CGIL ha promosso a livello nazionale il “Progetto Pesca” (http://www.progettopescaflai.it/), rivolto a un settore per cui non esiste ancora una tabella di malattie professionali né un protocollo della sicurezza.
Uno dei principali obiettivi della FLAI CGIL nazionale è stato quello di censire i disturbi dei pescatori attraverso l’indagine dei sintomi che gli addetti lamentano e della successiva diagnosi di professionisti in grado di coadiuvare la categoria a stilare un elenco delle patologie più diffuse tra i lavoratori.
In Toscana il Progetto Pesca è coordinato dal centro di servizio territoriale di Livorno, quarto in Italia per numero di utenti “Gli addetti del settore in Toscana sono oltre 2000 – dice Michele Rossi, segretario generale della FLAI CGIL di Livorno e responsabile regionale del progetto – la flotta, per quanto concerne la grande pesca, ammonta a circa 600 imbarcazioni. A questi lavoratori non viene riconosciuta alcuna malattia professionale e denunciare un infortunio per loro coincide con la perdita del posto di lavoro”.
Nell’ultimo anno e mezzo la Flai ha promosso giornate della sicurezza, durante le quali i lavoratori della pesca hanno effettuato uscite in mare accompagnando medici dell’ Inail nazionale “Fino a questo momento – conclude Rossi – queste iniziative hanno portato alla presentazione di un documento per iniziare il percorso di stesura di una tabella ufficiale, che rappresenterebbe, per il settore, un punto di arrivo epocale”

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