Referendum, i commenti della CGIL all’esito del voto

no ref bandieraIl risultato del referendum costituzionale ha visto prevalere, a livello nazionale, con il 59,11% dei voti il NO.
In Provincia di Livorno il No vince con il 50,72%.

La segreteria della CGIL provincia di Livorno desidera esprimere un convinto grazie alle compagne e ai compagni della Cgil per una campagna difficile, mantenuta sul merito della difesa della nostra Costituzione, ora puntiamo decisi/e verso il prossimo appuntamento: ‪la carta dei diritti universali del lavoro e i referendum da noi proposti.‬

(LEGGI anche:  Carta dei diritti: Cassazione dà via libera a referendum Cgil )

Va sottolineato lo sforzo della Cgil di condurre una campagna elettorale sui contenuti dell’ipotesi di riforma, a difesa della Costituzione, tenendosi alla larga da faziosità e atteggiamenti da tifoserie.

La scelta della nostra organizzazione di prendere posizione in maniera chiara, ma in piena autonomia, valutando cioè esclusivamente il merito dell’ipotesi di modifica della Costituzione e gli effetti che avrebbe provocato, si è rivelata giusta e lungimirante.

Ha Vinto la “Democrazia”, perché quando il popolo può scegliere boccia le cattive riforme.

Adesso c’è da gestire la ricomposizione e colmare una frattura avvenuta certo non per nostra volontà. Siamo certi che sul merito e sul lavoro ritroveremo l’unità di intenti e la condivisione, che sono un valore inestimabile per la crescita, lo sviluppo e la civiltà di una comunità libera e democratica.

Il commento della CGIL nazionale

Il referendum sulla riforma costituzionale ha dato un esito inequivocabile, con una netta maggioranza di NO, ancor più significativa in considerazione di un numero di votanti oltre il 68%, al di là delle più ottimistiche previsioni.

La Segreteria della CGIL ringrazia i dirigenti, i delegati ed i militanti per l’impegno profuso a sostegno delle posizioni di merito che hanno motivato l’indicazione di voto da parte della CGIL, nel rispetto delle scelte individuali di singoli dirigenti e militanti.

È stato importante aver scelto una posizione scevra da logiche di schieramento e di contrapposizione, bensì tesa a rimarcare come la riforma proposta, pur proponendo titoli giusti, fosse profondamente sbagliata nel suo svolgimento, nella sua impostazione di accentramento dei poteri dell’Esecutivo.

La Segreteria della CGIL sottolinea altresì come la battaglia comune condotta con ANPI e ARCI abbia in modo determinante contribuito a far conoscere a tante e tanti il merito della riforma e le ragioni di una posizione che aveva ed ha come unico scopo quello di difendere la Costituzione nata dalla Resistenza.
La CGIL continuerà con fermezza la propria battaglia per la piena attuazione della Carta costituzionale, per un allargamento degli spazi democratici di partecipazione dei cittadini e per una coerente riduzione dei costi della politica, senza nulla concedere al qualunquismo, al populismo di chi cavalca l’antipolitica che è anzitutto nemica della democrazia.

In particolare, la CGIL impegna tutte le proprie Strutture ed i propri delegati e militanti a sviluppare una ancora più forte iniziativa a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare ‘Carta dei diritti fondamentali del lavoro’ di cui la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati può e deve iniziare l’esame fin dai primi giorni del prossimo anno.

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