RiMateria a maggioranza privata: trasparenza, controlli, riciclo, energie rinnovabili per la tutela dell’ambiente

RiMateria a maggioranza privata: trasparenza, controlli, riciclo, energie rinnovabili per la tutela dell’ambiente

RImateria non è più a maggioranza pubblica. Una scelta che è partita da lontano figlia del bisogno di risanamento economico delle società che hanno gestito in precedenza gli impianti e la raccolta dei rifiuti. Noi come CGIL siamo da sempre favorevoli alla maggioranza pubblica su beni essenziali come appunto il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, anche speciali,  sia privati che industriali e come tali, manteniamo tutti i seri dubbi che manifestammo sin dall’inizio dell’operazione. Richiediamo comunque trasparenza, il mantenimento del controllo e delle scelte strategiche in mano alla componente pubblica, il coinvolgimento di cittadini, rappresentanza sindacale e degli RLS, per un buon piano di sicurezza legato ovviamente alla corretta gestione dei luoghi di lavoro in presenza di materiali potenzialmente pericolosi. Troppi sono gli episodi che hanno riempito il nostro Paese di siti industriali bisognosi di bonifiche, troppo  spesso mai risolte. La nostra richiesta ovviamente riguarda in primo luogo il lavoro e le condizioni contrattuali dei dipendenti e dell’indotto coinvolti ma, sullo stesso piano, auspichiamo la massima attenzione nei conferimenti e smaltimenti. Siano a norma e non trascurino quelle che dovrebbero essere normali procedure favorite dall’avanzata tecnologia all’epoca dell’industria 4.0. I controlli non servano per spingere i livelli di produttività oltre i limiti umani ma a monitorare che il percorso sia corretto e trasparente. Il materiale venga accuratamente controllato quando parte dal luogo di origine, anche attraverso lavoratori della stessa RImateria; monitorato durante il tragitto; verificato al momento dell’ingresso in discarica e ovviamente la tracciabilità dell’intero percorso del rifiuto smaltito. Solo così potremo offrire le ragionevoli garanzie a cittadini e lavoratori, che l’impianto sia in sicurezza e le lavorazioni siano rispettose dell’ambiente. La CGIL come sempre è al fianco dei lavoratori, ma il massimo dell’attenzione dev’essere posta ai diritti di cittadini e cittadine e la salute pubblica deve stare al primo posto. Non mancano i mezzi per controllare, serve la volontà e una giusta progettazione delle prassi in uso. Auspichiamo inoltre che si inneschi la rete del riciclo,  non solo discarica quindi, ma un piano industriale che preveda anche nuovi impianti per l’economia circolare del recupero. L’avvio infine di impianti di energie rinnovabili là dove il nostro territorio sta marcando notevoli ritardi che non solo non proteggono l’ambiente, ma ci rendono anche non competitivi ed attrattivi. Spazi industriali attualmente abbandonati potrebbero diventare location interessanti.

E’ impensabile scindere questi temi se vogliamo rilanciare il lavoro in prospettive di avanzamento e uscita dalla crisi.

 

Patrizia Villa, segretaria provinciale Cgil con delega all’ambiente

Giovanni Golino, segretario generale Fp-Cgil provincia di Livorno

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