Sciopero regionale delle Poste, le categorie confederali “Non c’era altra strada”

postino

Lo Sciopero e Il Coraggio di farlo:
Slc-Cgil Slp-Cisl e UilPoste Toscana hanno indetto uno sciopero regionale che, dal 15.09 e fino al 07 ottobre 2015, prevede anche il blocco delle Prestazioni Aggiuntive dei PTL e del Conto Ore individuali degli OSP, oltre che la sospensione di lavoro straordinario.
Lo hanno fatto dopo aver registrato che le condizioni di lavoro al Recapito e negli Uffici di Poste Italiane della nostra regione, peggioravano e il confronto con la controparte aziendale segnava un prolungato STOP da mesi, anche a causa del confronto attivo a livello nazionale, riducendo al minimo storico gli spazi di dialogo sul Territorio.
Ci chiediamo: ma tutto, proprio tutto, deve arrivare da Roma? Meglio di no!
Nel frattempo negli Uffici e nei CPD si è andata affinando una “catena del comando” che sembra assomigliare più al Codice Militare in uso nelle caserme che non alle normative che regolano le prestazioni nei posti di Lavoro.

L’iniziativa sindacale unitaria serve a ricordare che …C’è chi dice “no”.

C’è chi chiede mezzi e strumenti e organizzazione per fare un buon Lavoro.
C’è chi rivendica equità nella gestione del personale, ed un solo metro per misurare le persone.
C’è chi rammenta l’esistenza di norme e impegni, contrattuali ed etici, solennemente battezzati ed assunti e poi lasciati in ombra o nel dimenticatoio.

La strada che ci ha condotto all’agitazione in Toscana è questa.

Lo sciopero è l’ultima carta che si gioca quando tutte le altre sono risultate inefficaci.

Ma quando si arriva alla determinazione di proclamarlo dobbiamo aderire in tanti o, ancora meglio, proprio tutti, poiché “dopo” solo se avremo avuto il coraggio di farlo tutti ci si potrà sedere al tavolo per ottenere qualcosa in più, senza arroganza ma per battere l’arroganza…

Le minacce e la paura che l’azienda semina non possono diventare l’alibi per dimenticare le buone ragioni con cui moltissimi Lavoratori e Lavoratrici hanno contattato le Organizzazioni Sindacali e le RSU per lamentarsi: le abbiamo rappresentate e non smetteremo di rappresentarle.
Anche nell’era della privatizzazione azionaria, se lavoratrici e lavoratori ci daranno la forza necessaria dovremo continuare a chiedere ed ottenere risposte: l’agitazione sindacale è una iniziativa che vuole risultati non minacce, cosi come è stato con la mobilitazione per contrastare assieme alle Istituzioni locali toscane la deriva della chiusura di Uffici e Servizi.
Lavoratori e le Lavoratrici possono valutare le direttive di Poste Italiane per quelle che sono, anche in questa occasione, con la certezza che le buone ragioni e le richieste giuste non vanno in prescrizione. Scegliamo di aderire senza paura, liberamente e convintamente, alla lotta che abbiamo promosso.
Aderiamo in tanti, aderiamo tutti: non cediamo alle pressioni aziendali.

Segreterie Regionali Toscana
Slc Cgil                        Slp Cisl              UilPoste
Beppe Luongo  Vito Romaniello    Renzo Nardi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.