UniCoop Tirreno: proclamato lo stato di agitazione

coopLo scorso 20 Dicembre si è tenuto l’incontro con Unicoop Tirreno inerente il piano di ristrutturazione in atto nella cooperativa.
La Cooperativa rappresenta dal nuovo Direttore Operazioni Interne e coordinatore delle funzioni di direzione del personale Dott. Gianpaoletti, ha presentato al coordinamento unitario le linee generali e gli obbiettivi del piano industriale di ristrutturazione deliberato nello scorso mese di Novembre da Consiglio di Amministrazione.
A seguito del rafforzamento del Patrimonio, per le note esigenze di garantire il corretto rapporto con la raccolta del prestito sociale, realizzato con l’intervento di altre Cooperative di Consumo per il tramite di “strumenti finanziari partecipativi” per 175 milioni di euro, risultano necessari interventi tempestivi utili a garantire redditività.
In particolare la Cooperativa ha evidenziato obiettivi quali l’innalzamento del fatturato, la creazione di margini, la riduzione dei costi, la lotta agli sprechi e il contenimento del costo del lavoro.
Le Organizzazioni Sindacali e il coordinamento unitario dei rappresentanti sindacali hanno chiesto discontinuità di comportamento, credibilità di azione e ascolto delle ragioni dei lavoratori da parte della Cooperativa. Le stesse hanno altresì espresso forte preoccupazione per le notizie trapelate di possibile riduzione del personale e di ricorso al franchising.
Durante l’incontro la nuova dirigenza ha assicurato di voler affermare nuove e corrette relazioni sindacali con i lavoratori e la loro rappresentanza e proposto un nuovo incontro, poi concordato per il 2 gennaio p.v., al fine di entrare nel merito del piano di ristrutturazione e approfondire tutte le azioni e conseguenze.
A seguito dell’incontro, la Cooperativa ha effettuato comunicazioni, anche per il tramite della stampa a voce del Direttore Generale dott. Canova affermando la volontà di mettere in atto, tra le altre, politiche stringenti di contenimento dei costi, declinando particolari, quali la possibile cessione e chiusura di parte della rete di vendita.
Le Organizzazioni sindacali Nazionali giudicano il comportamento della Cooperativa inaccettabile e contraddittorio e dichiarano lo stato di agitazione si riservano di mettere in campo azioni di mobilitazione.

Segreterie Nazionali Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil

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