DUE EMME, FIOM E UILM CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE: “NO ALLA DIMINUZIONE DEGLI ORGANICI”

DUE EMME, FIOM E UILM CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE: “NO ALLA DIMINUZIONE DEGLI ORGANICI”

C.a Spett.le Prefettura Livorno

C.a Regione Toscana Settore Lavoro

C.a Sindaco Comune Piombino

La presente per conto delle Segreterie Sindacali Provinciali Uilm Fiom Provinciali.

Siamo a richiedere un incontro urgente a seguito della procedura fallimentare che è stata decretata per l’Azienda Due Emme Spa di Piombino lo scorso 23 agosto.

 

Come abbiamo sempre richiesto in questo periodo di Procedura Concordataria , anche attraverso il tavolo istituzionale in Regione Toscana, per il Sindacato la priorità è sempre stata quella di preservare la continuità produttiva con il mantenimento di tutte le forze aziendali.

 

Elemento importante che è stato accolto nel decreto fallimentare, in cui viene sancito da subito anche l’Esercizio Provvisorio sotto l’amministrazione del Curatore Fabio Serini (ex commissario di Procedura).

 

Negli incontri avvenuti in questi giorni conseguenti il fallimento però, abbiamo appreso che, pur essendoci un presupposto di continuità nonostante le criticità, le condizioni attuali non consentono il mantenimento di tutta la forza lavoro e che Il Curatore Fallimentare vede come unica soluzione i licenziamenti collettivi – per lasciare operativi circa 16 /17 lavoratori su un organico attuale di 44.

 

Come riferito allo stesso Curatore in riunione e riportato stamani in assemblea a tutti i lavoratori, per le Segreterie Sindacali questo è inaccettabile, soprattutto in una fase che dovrebbe traghettare la Due Emme verso un bando di acquisizione con un possibile nuovo compratore.

Non si possono disperdere ulteriori professionalità e soprattutto non si può tollerare che prima ancora che ci sia una vendita, il Curatore decida che tra le prime operazioni del suo mandato ci sia la diminuzione degli organici.

 

Sottolineiamo che all’inizio di questa vicenda ,circa un anno e mezzo fa, la forza aziendale riguardava 80 persone che ad oggi sono rimaste 44, con 3 dimissionari in corso.

 

I sindacati e gli stessi lavoratori continuano a credere nel forte potenziale di questa azienda e riteniamo che tutta la forza lavoro debba avere la possibilità di arrivare al bando di vendita per poter intravedere un futuro con un nuovo possibile imprenditore.

 

Per la gestione del personale oggi dichiarato in esubero dal Curatore, le Segreterie Sindacali hanno chiesto l’applicazione della Cassa integrazione Straordinaria così come previsto anche nel Decreto di Genova, che ne prevede l’utilizzo anche per le aziende in Esercizio Provvisorio. La risposta del Curatore fallimentare al momento è stata negativa, ossia è disposto a discutere dell’apertura di questo ammortizzatore solo per alcuni, fermo restando i licenziamenti collettivi che ha dichiarato.

 

Siamo a chiederVi questo incontro urgente per tutelare i lavoratori che in questi mesi non hanno ancora riscosso il periodo giugno /agosto relativo al Contratto di Solidarietà in approvazione al Ministero. Questo Decreto non è stato ancora approvato e la possibile apertura di un nuovo ammortizzatore (CIGS )che abbia la prerogativa della continuità aziendale, non può prescindere dal riconoscimento del periodo precedente.

 

I sindacati, in questa grave fase di incertezza che coinvolge tutti i lavoratori Due Emme, chiedono alle istituzioni e al Governo del territorio la massima attenzione che in questi anni hanno già dimostrato per Piombino, e si riservano nei prossimi giorni di attivare le mobilitazioni che riterranno necessarie per tutelare i posti di lavoro.

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