Adesione della CGIL provincia di Livorno al presidio sulla Naspi

presidio naspi

Adesione della CGIL al presidio davanti alla Prefettura promosso dalla SLC Cgil e dalle RSU People Care volto a tenere alta l’attenzione sui ritardi Naspi, un mancato sostegno al reddito non socialmente sostenibile in un’area di crisi come quella di Livorno.
Dopo l’incontro con la direttrice dell’Inps che ci ha informati dei ritardi che subirà la liquidazione della nuova forma di disoccupazione, abbiamo registrato grande preoccupazione tra i lavoratori interessati, circa mille censiti dal patronato CGIL, ma il numero quasi raddoppia contando le richieste di Naspi inoltrate anche dagli altri patronati.
Dopo l’annuncio dei sindacati confederali dei ritardi nell’erogazione della Naspi, sia le categorie che i servizi hanno iniziato a ricevere telefonate e la visita di molti lavoratori preoccupati, inoltre moltissimi dibattiti in merito si sono aperti sui social network e la disperazione di coloro che non usufruiranno di alcun sostegno al reddito è palpabile.
La nostra presenza è a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici di People Care che non hanno ancora il TFR, ma anche a sostegno di tutti quei lavoratori che, come loro, non vedranno il sussidio erogato nei tempi previsti.
“Non possiamo ignorare la forte preoccupazione che serpeggia tra i lavoratori – sottolinea la segreteria confederale – per questo ci sembra necessario rimarcare la nostra attenzione riguardo al tema del sostegno al reddito, un problema complesso e dalle mille sfaccettature, oggi complicato ulteriormente dalla burocrazia che sta dietro all’attivazione pratica di una riforma che avrebbe dovuto essere rapida e indolore”.
“Come la CGIL aveva previsto – conclude la segreteria – iniziamo a toccare con mano che questo tipo di riforme non semplificano la vita dei cittadini, anzi la peggiorano e ha effetti ancora più negativi se si inserisce in un clima socialmente difficile come quello livornese. La nostra preoccupazione non può che essere profonda, perché gli oltre mille lavoratori che hanno fatto domanda di Naspi vanno ad aggiungersi alle migliaia cha, da qui a settembre, perderanno ogni forma di sostegno al reddito, un’urgenza che avevamo già rappresentato al Prefetto e che, con questo ritardo, va nuovamente ad aggravarsi”

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