Futuro incerto e grande preoccupazione per Provincia di Livorno Sviluppo, la società in house della Provincia di Livorno e dell’Autorità Portuale di Livorno che si occupa di progetti europei con 16 dipendenti.
A seguito della Riforma Del Rio le Province sono state trasformate in enti di secondo livello e le loro competenze sono state ridefinite, anche con il passaggio di alcune funzioni ad altri enti (Comuni, Regioni). La situazione delle società in house perciò resta nell’incertezza.
Mentre però altre società di Province toscane hanno trovato un nuovo assetto, la società in house livornese rimane ad oggi senza prospettiva con il suo organico di 16 unità.
“Per il 2016 – sottolineano i rappresentanti sindacali di Filcams e Uiltucs della provincia di Livorno – la società continuerà a lavorare proseguendo progetti e servizi già acquisiti, i problemi inizieranno a partire dal 2017, quando si prevede che sarà completato il passaggio delle competenze dalla Provincia alla Regione, causando l’interruzione dei servizi e di molte attività”.
P.Li.S. dal 2000 impiega alte professionalità per realizzare anche progetti europei, nazionali e regionali, oltre a offrire assistenza tecnica alle attività dei due proprietari, per la promozione, gestione e coordinamento di iniziative pubbliche e private.
“Siamo molto preoccupati per il futuro di questi 16 lavoratori e lavoratrici – proseguono i sindacati – che sono fortemente specializzati, con un bagaglio di esperienza di circa 15 anni, che sarebbe uno spreco disperdere”.
Molti sono stati gli incontri interlocutori con soggetti istituzionali e, singolarmente, con i rappresentanti della proprietà, ma i sindacati lamentano mancanza di concretezza. “Ci hanno rassicurato verbalmente che non c’è la volontà di dimettere le quote di P.Li.S., ma non ci sono stati presentati progetti o percorsi che consentano di proseguire l’attività della società oltre il 2016. Abbiamo richiesto più volte un incontro alla presenza di entrambi i proprietari senza mai ottenere risposta”.
Provincia Livorno Sviluppo, a rischio 16 posti
Post PrecedenteCamera di Commercio, i lavoratori in stato d’agitazione