Lavoro: CGIL, il 25 ottobre in piazza San Giovanni per il cambiamento

25 ottobreIl 25 ottobre: Tutti in piazza per il cambiamento! Al centro della manifestazione le proposte del sindacato sul lavoro ed in particolare sull’estensione dei diritti a tutte le lavoratrici ed i lavoratori affinché non ci siano più dipendenti di serie A e di serie B. La manifestazione, inoltre, cadrà nei giorni in cui il Parlamento discuterà la legge di stabilità, dunque in piazza San Giovanni non mancheranno precise rivendicazione su nuove politiche economiche che contrastino la recessione, favorendo una vera ripresa del Paese. Sarà una “grande manifestazione della CGIL all’insegna del cambiamento del nostro Paese, a partire dalla libertà e dall’uguaglianza del lavoro”. Ha dichiarato Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, al termine della riunione del direttivo. Con l’appuntamento del 25 ottobre “inizia una stagione, per noi, di conquista di un cambiamento della politica economica del Paese”, ha aggiunto Camusso. La scelta di convocare la manifestazione del 25 ottobre, come spiega la CGIL nel documento “non è, né può essere intesa come una scelta di separazione da CISL e UIL. La nostra piattaforma che tiene in valore quella unitaria su fisco e previdenza, è aperta al confronto e al contributo di tutti, come ferma è la volontà di confermare tutte le iniziative unitarie e di categoria, già programmate, a partire dalla manifestazione dei lavoratori pubblici dell’8 novembre, convinti che sia da tutti sentita la necessità di riprendere e consolidare un cammino unitario”.
Con un voto compatto, il Direttivo della Cgil ha deciso che sabato 25 ottobre a Roma, in piazza San Giovanni, si terrà una grande manifestazione nazionale. “Il Paese ha bisogno di lavoro – si legge nel documento finale del Direttivo-. Solo attraverso investimenti pubblici e privati che lo creano si può praticare quella svolta essenziale per una politica economica espansiva”. La necessità di estendere diritti e tutele, di arginare una precarietà estrema che secondo l’Ocse supera già oggi quella del modello tedesco. Necessità di cambiare le politiche di austerità e di riavviare un normale rapporto di confronto con le organizzazioni sindacali. Scegliendo il 25 ottobre, la Cgil non ha voluto interrompere quel percorso unitario avviato con Cisl e Uil ma rispettare la dialettica interna a ciascuna organizzazione. Nella battaglia per i diritti e il lavoro ci ritroveremo. Adesso è il momento di organizzare una grande manifestazione, una manifestazione partecipata e sentita, a sostegno del lavoro buono, e del lavoro con tutele e diritti. Noi lo sappiamo dove stavamo quando la politica con i suoi scambi toglieva diritti ai lavoratori.
Il documento integrale del Direttivo Doc conclusivo CD 27 sett 2014

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