ACCORDO DI PROGRAMMA METINVEST-DANIELI: LA FIOM-CGIL CHIEDE GARANZIE REALI, TRASPARENZA E COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI

ACCORDO DI PROGRAMMA METINVEST-DANIELI: LA FIOM-CGIL CHIEDE GARANZIE REALI, TRASPARENZA E COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI

La convocazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy della riunione conclusiva per la firma dell’Accordo di Programma con Metinvest-Danieli, prevista per giovedì 22 maggio, rappresenta senz’altro una tappa fondamentale nel lungo e travagliato percorso di rilancio del polo siderurgico di Piombino. L’accordo, secondo quanto annunciato dal MIMIT, prevede l’insediamento di un impianto siderurgico moderno, competitivo, tecnologicamente avanzato e a basse emissioni, con un cronoprogramma definito, azioni di sostegno pubblico e una visione integrata tra piano industriale, ambientale ed energetico. Si parla inoltre di ammodernamento infrastrutturale, sviluppo portuale, energie rinnovabili e ritorno alla produzione di coils.

L’accordo di programma è un atto di natura amministrativa che però non può prescindere da un accordo sindacale sulle maestranze che avverrà come di norma a latere a completamento dell’iter istituzionale . La FIOM-CGIL è consapevole e si aspetta che questo percorso si completi con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, che da anni vivono l’incertezza, la cassa integrazione e l’abbandono di uno dei più importanti poli siderurgici d’Europa.

Di per sé questo passaggio è assolutamente positivo per le seguenti ragioni:

Rilancio industriale: L’investimento rappresenta una possibilità concreta di rilanciare il polo siderurgico di Piombino, in crisi da anni, e riportare la città tra i protagonisti della siderurgia nazionale.

Occupazione: La firma dell’accordo può sbloccare centinaia di posti di lavoro diretti e indiretti, contribuendo a contrastare la disoccupazione locale e ridando fiducia ai lavoratori ex Lucchini.

Transizione ecologica: Metinvest prevede un impianto siderurgico moderno, con tecnologie più sostenibili e a minore impatto ambientale, in linea con le direttive europee sulla decarbonizzazione.

Investimenti esteri strategici: L’arrivo di Metinvest (in joint venture con Danieli) rafforza la presenza di capitali esteri nel settore industriale italiano, portando know-how e innovazione.

Sviluppo dell’indotto: L’accordo può generare un effetto moltiplicatore sull’economia locale, con benefici per logistica, portualità, infrastrutture e attività di servizio. Valorizzazione del porto: L’insediamento di un’acciaieria moderna valorizza il ruolo del porto di Piombino come hub industriale e logistico del Tirreno.

Stabilità e visione a lungo termine: Un accordo definito con governo, Regione e azienda garantisce un quadro stabile per l’attuazione del progetto, con tempi e impegni chiari.

La FIOM-CGIL ha già fissato un incontro di aggiornamento con il Sindaco del Comune di Piombino per mercoledì, chiedendo però formalmente di essere coinvolta a seguito dell’incontro al MIMIT. A fronte delle dichiarazioni del Ministro Urso, che ribadisce l’interesse nazionale dello stabilimento di Piombino, diamo per scontato che l’accordo includa la piena tutela di tutta l’occupazione, come da sempre richiesto. Si parla di una tappa fondamentale, ma noi saremo tranquilli solo quando gli investimenti saranno reali e i nuovi impianti entreranno in funzione. Troppi accordi in passato sono rimasti solo sulla carta.

Come Fiom ci aspettiamo che l’accordo sia pubblico, trasparente, monitorabile contenga clausole risolutorie in caso di inadempienza, e quindi preveda strumenti vincolanti per il rispetto degli impegni assunti, inclusa una verifica costante con i rappresentanti dei lavoratori. È indispensabile che venga attivato un comitato di monitoraggio permanente, con la partecipazione delle parti sociali, del Comune e della Regione Toscana, per garantire il rispetto del cronoprogramma e delle ricadute occupazionali ed ambientali.

La transizione green, la produzione nazionale di acciaio e la lotta alla dipendenza da importazioni extra-UE sono obiettivi condivisibili, ma non possono realizzarsi senza una riconversione giusta e il coinvolgimento pieno di chi da anni tiene in piedi, con sacrifici e competenze, lo stabilimento.

La FIOM-CGIL sarà in prima linea per garantire che questo accordo non sia solo una nuova firma, ma l’inizio di una vera rinascita per Piombino e per la siderurgia pubblica e strategica in Italia.

Roma, 16 maggio 2025 – David Romagnani Segreteria FIOM-CGIL Provinciale

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