SCUOLA, IMMISSIONI IN RUOLO DEL PERSONALE ATA E PRECARIATO: SUL TIRRENO UNA AMPIA ANALISI DI VERONICA VIRGILI (FLC-CGIL)

SCUOLA, IMMISSIONI IN RUOLO DEL PERSONALE ATA E PRECARIATO: SUL TIRRENO UNA AMPIA ANALISI DI VERONICA VIRGILI (FLC-CGIL)
Scuola, immissioni in ruolo del personale Ata e precariato: oggi in pagina sul Tirreno (cronaca di Livorno) una ampia analisi di Veronica Virgili, segretaria generale Flc-Cgil provincia di Livorno.
Di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni:

“Poche assunzioni e ancora molto precariato. Così come per i docenti anche per il personale Ata quest’anno non verranno coperti tutti i posti vacanti e disponibili. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito per il prossimo anno scolastico ha annunciato un piano di assunzioni del personale Ata che a stento riesce a coprire il prossimo turnover, e che è assolutamente insufficiente»,

«Le segreterie scolastiche sono già a ranghi ridotti, a causa anche della mancata proroga dei contratti dei colleghi precari e, d’estate, si trovano a gestire il grosso del lavoro per l’avvio dell’anno scolastico successivo oltre a tutta una serie di adempimenti che non sarebbero propriamente di competenza delle scuole. Per i collaboratori scolastici va considerato che a causa delle ormai vecchissime tabelle in vigore per l’assegnazione del numero di collaboratori per istituto, il contingente è spesso inadeguato perché non si tiene di conto del numero di plessi, di come sono distribuite le classi (uno o più piani), dei collaboratori con mansioni ridotte ne del numero di alunni certificati con disabilità, come verrà assicurata la dovuta sorveglianza e sicurezza nei plessi delle nostre scuole?»

«Sarebbe necessario ascoltare le reiterate istanze delle scuole che vivono in misura sempre crescente la drammaticità di dare avvio all’anno scolastico con organici ridotti e con una dotazione aggiuntiva irrisoria, oltre alle ulteriori incombenze burocratiche, contabili ed amministrative non di propria pertinenza. Sarebbe opportuno intervenire nuovamente e dare risposte in base alle necessità, sia da parte del legislatore, sia da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale così da mettere fine a politiche sbagliate, dare continuità ai servizi scolastici, stabilizzare migliaia di precarie e precari, assicurare un’esperienza scolastica significativa a studenti e famiglie»

 

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