Vertenza Cgil: Sviluppo di carriera, riconosciuto il diritto a 110 precari della scuola.

flc110 lavoratori precari del comparto scuola della Provincia di Livorno vedranno riconosciuto il proprio diritto allo sviluppo di carriera, per gli altri 140 il giudice deciderà nell’udienza fissata nel mese di ottobre. Grazie alla vertenza promossa dalla FLC CGIL Livorno, in collaborazione con l’Ufficio Vertenze Cgil ed il patrocinio del legale Irma Calderone, questi lavoratori precari, docenti e personale Ata, hanno ottenuto il riconoscimento giudiziale del diritto all’avanzamento di carriera con l’applicazione di tutte le tutele giuridiche ed economiche spettanti al personale di ruolo. Tale riconoscimento si fonda sul principio di non discriminazione tra il personale sulla base di una normativa europea (1999/70/CE) che prevede l’avanzamento nelle fasce stipendiali già dopo il terzo anno di servizio. Un grande successo dunque. La vertenza prevedeva anche il riconoscimento di altri due punti sui quali però al momento il Tribunale di Livorno si è espresso con pronuncia negativa: la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a indeterminato, sulla base della normativa vigente sul divieto di reiterare oltre il terzo anno consecutivo i contratti a tempo determinato e di una recente sentenza del tribunale di Siena relativa a lavoratori della scuola e sul risarcimento del danno, dal momento che questi lavoratori precari della scuola sono stati impiegati per svariati anni mediante un abusivo utilizzo dei contratti a termine, non sussistendo effettive esigenze temporanee ma la necessità di coprire l’ordinario fabbisogno di personale.

“La sentenza assume comunque una forte valenza in quanto equipara gli stipendi di personale che svolge lo stesso lavoro e rende inutile mantenere il precariato sul piano della spesa ministeriale” ha commentato Patrizia Villa per la segreteria Flc Cgil Livorno “La FLC CGIL da anni chiede l’assunzione dei precari che ricoprono gli stessi incarichi disponibili. Con questa sentenza decade la convenienza economica da parte del Ministero e si apre la strada alla loro stabilizzazione”.

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