PAIM BIOLABOR, MARTA DONATO (FP-CGIL): “L’AZIENDA RISPETTI I LAVORATORI E IL DIRITTO ALLO SCIOPERO”

PAIM BIOLABOR, MARTA DONATO (FP-CGIL): “L’AZIENDA RISPETTI I LAVORATORI E IL DIRITTO ALLO SCIOPERO”

Le organizzazioni sindacali sono scese in piazza al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Paim Biolabor, ditta che ha vinto l’appalto per la fornitura del servizio di assistenza domiciliare agli abitanti di Livorno e Collesalvetti.

A seguito del passaggio di appalto avvenuto nel febbraio 2022 i lavoratori si sono trovati con uno stipendio nettamente inferiore pur svolgendo la medesima mansione e probabilmente lavorando con maggiori criticità.

A ciascuna persona il lavoratore presta un servizio di assistenza domiciliare della durata di 60 minuti. Una volta terminata l’assistenza, il lavoratore si reca presso il domicilio successivo presso cui deve prestare il servizio. E’ bene sottolineare che il tempo necessario per spostarsi tra le varie abitazioni (30 minuti ogni giorno), pur essendo a tutti gli effetti tempo lavorativo, non viene retribuito. Tutto ciò non è giusto.

Al fine di coprire tale disagio, il precedente gestore dell’appalto riconosceva ai dipendenti un indennizzo orario di 1,30 euro. Al momento del subentro la Paim Biolabor ha invece riconosciuto ai lavoratori soltanto il rimborso carburante e solo dopo numerosi incontri con le organizzazioni sindacali e i dipendenti ha concesso 0.90 cent\orari come indennità di spostamento. Il problema però è che tale indennizzo è stato riconosciuto solo ed esclusivamente ai dipendenti a tempo indeterminato ed è stato invece negato ai dipendenti a tempo determinato: tutto ciò è inaccettabile, si è creata una palese discriminazione tra i lavoratori stessi che a parità di mansione non vedono riconosciuto pari salario.

Oltre a queste rilevanti criticità si devono sommare i disagi ormai segnalati per mesi, tra cui la mancata attivazione del sistema di tracciamento, un sistema tale che – chiariamo – non permette la localizzazione del personale bensì consente la timbratura del cartellino attraverso una app che si attiva attraverso la lettura di un codice al domicilio dell’utenza: un sistema che serve per comunicare all’azienda la corretta presenza del lavoratore al domicilio assegnato ma anche l’accumulo di ritardo giustificato dallo spostamento che deve essere riconosciuto come tempo lavoro.

Lo sciopero di ieri è stato indetto per contestare le criticità sopra citate. Anche in questo caso però bisogna purtroppo sottolineare come la cooperativa non abbia rispettato i tempi relativi alla comunicazione del personale precettato: la comunicazione in questione per il personale interessato è avvenuta con meno di 24 ore di preavviso ed inoltre senza darne comunicazione ai sindacati.

Anche in questa occasione i lavoratori hanno dimostrato il loro forte senso di responsabilità, decidendo di garantire il servizio nonostante la mancata comunicazione in tempi congrui dei servizi minimi essenziali da garantire. Come organizzazioni sindacali abbiamo però deciso unitariamente di perseguire le vie legali: il comportamento della Paim Biolabor, a nostro avviso, ha infatti impedito o comunque limitato l’esercizio dell’attività sindacale e il diritto allo sciopero.

Marta Donato

Funzionaria Fp-Cgil provincia di Livorno con delega al terzo settore

 

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