Case della Salute, pronto soccorso e disagi

 

L’ennesima denuncia delle difficoltà vissute Venerdì al pronto soccorso è la fotografia di una situazione che ormai stiamo denunciando da tempo; i lunghi tempi di attesa, il disagio delle persone, ma anche le difficoltà di chi ci lavora, fanno parte di un sistema che non sempre è in grado di garantire tempestività degli interventi.
Queste cose sono state denunciate da noi ormai da troppo tempo; per questo occorre passare dalle parole ai fatti. Bisogna riorganizzare il pronto soccorso dal punto di vista strutturale/logistico e dotarlo di personale che sia in grado di affrontare le emergenze che ormai sono quasi quotidiane.
La giornata di venerdì, con afflussi di persone particolarmente anziane, con patologie spesso conosciute e consolidate, fanno emergere il fatto che l’unico luogo a cui rivolgersi è il pronto soccorso!
Questo accade perché nel territorio sono assenti strutture come le Case della Salute, che pur essendo previste dalla legge, non sono ancora state realizzate.
Se le Case della Salute fossero state realizzate, con la presenza dei medici di medicina generale, con laboratori ambulatoriali e attrezzature diagnostiche, con la possibilità di presa in carico del paziente con patologie e cronicità conosciute,non tutti andrebbero al pronto soccorso, ma solo i casi complessi avrebbero accesso.
L’ASL su questo dovrebbe riflettere e operare per recuperare quei ritardi che stanno provocando malessere in chi vi opera e in chi ha bisogno di assistenza.
La sanità pubblica per essere universale deve essere efficiente ed efficace; in caso contrario si rischia di lavorare per una marginalizzazione del ruolo della sanità.

Piombino 18/4/2018
Segreteria provinciale pensionati Cgil
G. Bartoletti

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