Cgil: “Vogliamo la Concordia a Piombino!”

concordia2Vogliamo la Concordia a Piombino! è questo l’appello lanciato dalla Cgil: “La vicenda del relitto Concordia si avvia alla fase di scelta del porto di destinazione. La notizia che a Roma sia stato convocato il Presidente dell’Autorità di Genova e non il Commissario dell’Autorità di Piombino ci ha lasciati esterrefatti. Davvero il Governo ha già scelto il porto di Genova? forse perché il porto di Piombino sarà pronto solo a settembre? Se è stata fatta questa scelta significa che il Governo vuol abbandonare la possibilità di costruire a Piombino un polo di smantellamento, riparazione, refting navale e un parco rottami, che, lo ricordiamo, fa parte dell’accordo di programma sottoscritto dal presidente del consiglio Renzi per Piombino” spiegano Mirko Lami  e Maurizio Strazzullo per la Cgil provincia di Livorno “Il relitto serve a Piombino per avviare queste attività, indispensabili per incentivare gli imprenditori a rilevare la Lucchini e dar vita ad un percorso di siderurgia nuova con il forno elettrico e il corex. Questo Paese è governato dalla politica oppure è governato dal Commissario della Protezione Civile? Vogliamo ricordare che il compito del Commissario della Protezione Civile sul caso Concordia si esaurisce quando il relitto lascia l’Isola del Giglio: Il ruolo del Dott. Gabrielli a fare il tecnico e non il politico. Ecco perché la Concordia dovrebbe venire a Piombino: Piombino è il porto più vicino in grado di accogliere il relitto a settembre con fondali, banchine, viabilità e logistica migliori di ciò che vi è a Voltri; per andare a Genova la rotta indicata dall’armatore “Costa” prevede circa 6/9 giorni di navigazione, con mare calmo, molte delle sostanze presenti all’interno della nave, pericolose per l’ambiente e per l’uomo, potrebbero perdersi durante il tragitto creando danni all’ecosistema (batterie (quindi acidi che fuoriuscirebbero) circa 18 tonnellate, liquidi chimici circa 40 tonnellate, alimenti nelle cambuse che si stanno decomponendo, circa 280 tonnellate, acque nere circa 700 tonnellate, oli combustibili, lubrificanti e idrocarburi presenti nei serbatoi, circa 1000 tonnellate). Il Dott.Gabrielli ha calcolato tutto quessto ed anche che cosa fare se il relitto dovesse inabissarsi ? Senza contare che lo smantellamento della Concordia darebbe lavoro e speranza in tempi brevi ad una parte dei 3500 lavoratori che in 24 ore hanno perso il posto di lavoro e per i quali dovremmo discutere gli ammortizzatori sociali in scadenza. Non e’ il caso di rischiare una catastrofe ambientale e sociale per una questione di poteri e di lobby che vogliono solo penalizzare Piombino e la Toscana.” e concludono “Come Organizzazioni Sindacali abbiamo invitato tutti i Sindaci della costa tirrenica quelli dall’Isola del Giglio alla riviera ligure, compreso i sindaci dell’Elba e anche quelli della Corsica, tutori della salute dei cittadini e del territorio, a siglare un documento che invita il Governo ad inviare il relitto a Piombino. Piombino, Rosignano, Portoferraio, Campiglia Marittima e San Vincenzo sono stati tra i primi comuni firmatari ma siamo sicuri che gli altri si uniranno all’appello. E’giunto il momento che il Governo prenda atto della realtà, tra l’altro supportata dalla legge del mare, un’ imbarcazione in difficoltà si porta nel porto più vicino, ed è per questo che la Concordia deve venire a Piombino!”

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