Documento unitario su sanità e sociale: la proposta di CGIL, CISL e UIL per Livorno

piazza cgil cisl uil

PREMESSA
La Sanità Toscana è in una fase di riorganizzazione passando a Tre Aziende Territoriali, tra cui
l’Azienda Sanitaria Nord-Ovest dentro la quale confluisce la Asl 6 di Livorno.
La delibera della Giunta Regionale 1235, la legge Regionale 28 e la prossima legge di organizzazione, attesa nel prossimo autunno, ridefiniscono il quadro delle competenze programmatiche, i nuovi standard dei Presidi ospedalieri e gli obiettivi di espansione delle attività territoriali con particolare riferimento alle cure intermedie e alle Case della Salute.
In questo quadro Cgil-Cisl-Uil regionali hanno definito un’ intesa con la Giunta Regionale che
prevede l’esercizio di un confronto su tutte le fasi della riorganizzazione, dai provvedimenti
riguardanti la rete ospedaliera a quelli dei servizi territoriali.
Proprio a questo fine si chiede di non procedere alla formalizzazione degli esuberi né del personale sanitario, né tecnico nè medico, in modo da avviare le macro aziende e la complessità che si genererà nell’erogazione del servizio nelle aree vaste , con l’organico a oggi previsto nelle aziende confluenti, lasciando la possibilità di ricercare le necessarie economie nella gestione della macro azienda e nelle conseguenti economie di scala.
Le problematiche della Sanità e del Socio-Sanitario nell’ambito della ex Asl 6 sono per il Sindacato
Confederale oggetto di attenta valutazione che intendiamo di seguito sintetizzare e porre
all’attenzione dei Sindaci, della Regione Toscana, degli operatori della salute e dei cittadini.

LA RETE OSPEDALIERA
La delibera 1235 fissa tre importanti parametri che nella rete ospedaliera ex Asl 6 determinano le
seguenti opportunità che, a nostro parere, vanno perseguite con determinazione e trasparenza.
La prima opportunità riguarda la conferma di Livorno quale Presidio Ospedaliero a cui va
mantenuta la riconosciuta capacità di concorrere alla produzione di prestazioni ad alto contenuto
assistenziale per l’Area Vasta, quali la Neurochirurgia, la Cardiovascolare, il Governo del 118.
Com’ è noto Cgil-Cisl-Uil si sono espresse per la realizzazione di un nuovo ospedale, anche in posizione diversa da quella precedentemente individuata e, tuttavia, oggi, prendendo atto che tale obiettivo rimane al momento fuori dalla programmazione di spesa, si pone con urgenza il problema di come intervenire nella struttura di viale Alfieri.
Occorre un nuovo progetto che renda funzionale la struttura attuale e dunque occorre verificare la
possibilità di ristrutturare gli attuali padiglioni, in modo da raccogliere in un unico modulo le
attività di ricovero, utilizzando altri spazi per ricondurre nell’ambito della proprietà pubblica le Rsa,
e una delle 3 Case della salute necessarie per la cittadinanza di Livorno.
La seconda opportunità riguarda la capacità di raccogliere la sfida della 1235, laddove essa prevede il rientro, nei Presidi della ex Asl 6, delle prestazioni di base oggi in mobilità passiva: si tratta di circa 13500 prestazioni in regime di ricovero di cui 7500 a Livorno, 5000 nell’ambito Cecina-Piombino, 1000 all’Elba.
Si tratta di significativi volumi di attività che equivalgono, in termini economici, a circa 30milioni di budget per la zona di Livorno, 20 milioni per l’ambito Cecina-Piombino, 5 milioni per l’Elba,con le conseguenti ricadute per fabbisogno di personale e posti letto.
La terza opportunità riguarda l’ambito Cecina-Piombino che, superando i confini delle proprie zone,
può fondersi creando cosi nuove sinergie per una popolazione di 150mila abitanti, alla quale poter
garantire prestazioni di base e di secondo livello nelle specialistiche cliniche e chirurgiche.
La creazione di questo nuovo ambito sarà anche un’opportunità per poter riconvertire significative
risorse derivanti dalla semplificazione gestionale, per investirle nel potenziamento dei servizi
diagnostici, di Pronto Soccorso e territoriali residenziali.

Per il Presidio di Villamarina, questo NUOVO AMBITO e la riprogrammazione delle attività di ricovero potranno consentire la ricollocazione del Pronto Soccorso in una dimensione strutturalmente idonea al miglior funzionamento di percorsi e di incremento della funzione di gestione della domanda, nelle sue diverse manifestazioni di urgenza ed emergenza.
La quarta opportunità attiene alle sinergie di rete, per garantire all’Elba un’ adeguata rete di servizi
specialistici ambulatoriali, diagnostici, clinici e chirurgici, anche in regime di ricovero, tali da ridurre al minimo indispensabile la mobilità passiva.
Tali sinergie potranno venire in primis dal NUOVO AMBITO Cecina-Piombino, dall’intera rete
della nuova azienda nord-ovest e dal contributo della stessa Azienda Ospedaliera.
La dimensione insulare dell’Elba impone una scelta radicale sul versante dell’emergenza-urgenza,
che deve essere rafforzato con equipe stabilmente operanti al Pronto Soccorso di Portoferraio.
Il Pronto Soccorso di Portoferraio e la rete 118 territoriale devono essere messi nella condizione di
gestire, con specifico team di specialisti dell’emergenza-urgenza, non solo il bisogno di
stabilizzazione ma anche quello del trattamento in loco di patologie chirurgiche, neurologiche, cardiologiche, pediatriche, cliniche e di medio-bassa intensità assistenziale, potendo contare su un’area di degenza pluriprofessionale e sulla diagnostica di buon livello supportata, anche dalla eventuale telerefertazione.
In questo quadro il Trasporto Sanitario dall’Elba verso la rete Aziendale dovrà essere ricondotto alla
casistica più complessa che, per evidenti ragioni di efficacia e sicurezza, non potrà essere trattata in
loco.

Il Territorio
La quinta opportunità riguarda lo sviluppo dei servizi territoriali e in particolare:
– Incremento dei posti letto di ospedale di comunità,di hospice per tutte le zone;
– Incremento dei posti letto di Breve Osservazione e di Breve Osservazione Intensiva in tutti i Pronto Soccorso
– Nuove strutture residenziali per la patologia psichiatrica per il NUOVO AMBITO Cecina-Piombino e per l’Elba, decongestionando in tal modo la struttura di Livorno e le stesse U.O.C. di Medicina
– Sviluppo di nuove attività diagnostiche e terapeutiche domiciliari, mediche e infermieristiche
– Rapida realizzazione delle Case della Salute in tutte le Zone e, in questo ambito, una particolare
attenzione allo sviluppo dei servizi di:
Abbattimento strutturale liste di attesa, consultorio, disagio psico-sociale, anziani, abbattimento delle barriere architettoniche, sostegno a progetti di medicina naturale, diagnostica e terapie domiciliari.

Su questo documento che renderemo pubblico, Cgil- Cisl – Uil Territoriali chiederanno un confronto con le proprie strutture regionali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.