Studenti livornesi al direttivo Cgil

direttivoCGIL Livorno, in occasione del passaggio al Senato della riforma Gelmini per l’Università, aderisce alle proteste in corso in tutta Italia e lo fa dando voce agli studenti livornesi. Questa mattina infatti una delegazione di studenti universitari livornesi è stata chiamata a partecipare al direttivo provinciale Cgil. “Non siamo studenti criminali, la nostra è una protesta pacifica a difesa dell’istruzione. Ciò che chiediamo è di avere più diritti e più considerazione. Noi giovani siamo lasciati soli a noi stessi” così Gregorio e Leonardo i due studenti  livornesi iscritti all’ateneo pisano di Scienze Politiche intervenuti questa mattina spiegano il  mondo della scuola “L’invito a partecipare a questo direttivo è per noi un segnale molto importante e ringraziamo la Cgil per averci ascoltato”.

“Siamo convinti che un fronte comune e civile di protesta sia l’unica soluzione pacifica all’attacco all’istruzione pubblica” ha commentato Patrizia Villa segretaria Flc Cgil Livorno “La Cgil livornese lancia l’ennesimo appello a coloro che credono ancora nella scuola pubblica ed invita a non rassegnarsi, a credere nel valore della scuola e della Costituzione” e conclude “Dobbiamo mantenere alta la mobilitazione in un fronte compatto tra studenti, docenti, personale Ata, dirigenti scolastici, famiglie, studenti universitari, ricercatori e società civile. Proclami squadristi e minacce di identificazione preventiva del fronte di protesta ci sembrano forme di controllo che non appartengono alla cultura democratica della nostra organizzazione”.

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  1. ieri il mio orgoglio di appartenenza alla cgil ha fatto un salto notevole, con forza si devono respingere le accuse di violenti rivolte alle migliaia di giovani manifestanti!!!! Li abbiamo visti manifestare pacificamente!!!! a tutti quelli che come il giornalista Porro accusano i padri di aver rubato la pensione ai figli!!!Con fermezza va detto che i pensionati hanno pagato, e bene!!! i contributi per la pensione che prendono e che i padri e prima di loro i nonni, con le loro lotte i loro sacrifici avevano garantito la pensione anche ai giovani di oggi e ai loro figli…… queste verità in televisione non le sentiamo mai dire, neanche dalla sinistra!!!con foza e con chiarezza va detto, prima di tutto(che non siamo tutti uguali)
    accompagnare questo con idee e proposte chiare, dire quali sono le soluzioni!!!!bisogna che il paese torni a crescere, và detto come fare, e và fatto….altrimenti è chiaro che i giovani non si sentiranno rappresentati da nessuno!! noi genitori e nonni non vogliamo dare la “paghetta” ai nostri giovani, ma vogliamo lottare insieme a loro per i diritti!!!! Spero che l’esempio delle lotte e delle conquiste dei nostri nonni e genitori siano di stimolo e sostegno per tutti………ricordando anche che sono riusciti a fare tutto quello che hanno fatto , in una condizione di grande miseria e ignoranza culturale. La destra ci vuole togliere la scuola pubblica,la cultura…… perchè un popolo ignorante si “governa” meglio.

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  2. penso che la società dei telefonini che vorrebbe ragazzi che mandassero frasi d’amore preconfezionate chiamando un numero di telefono si stia rivoltando contro sè stessa…..con i telefonini si portano in piazza milioni di ragazzi e ragazze….un solo cruccio si parla solo di studenti al maschile…invece ci sono anche tantissime studentesse…..

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