Aferpi – Piombino Logistics, oggi l’incontro al ministero. Domani l’assemblea

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Nel pomeriggio di oggi, lunedì 23 gennaio, la delegazione sindacale che rappresenta i lavoratori di Aferpi e Piombino Logistics sarà al Ministero per il tavolo convocato dal Governo in seguito alle mobilitazioni, causate dalla preoccupazione sulla sostenibilità finanziaria del piano di rilancio aziendale e dalle difficoltà riscontrate nella continuità produttiva.

Domani i lavoratori di Aferpi e Piombino Logistics saranno riuniti in assemblea, a partire dalle 14 nei locali dell’ex Dup, per conoscere il risultato dell’incontro e decidere se proseguire con la mobilitazione, al momento congelata, o proseguire con lo sciopero e l’organizzazione manifestazione cittadina.

Il contesto della protesta

Le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi dalle rappresentanze sindacali della Piombino Logistics:

La RSU Aferpi e Piombino Logistics, nel corso dell’ultimo Consiglio di Fabbrica del 5 gennaio, ha deciso di intraprendere, in attesa della convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico, tutta una serie di incontri con le varie Istituzioni, tra cui la Regione, il Sindaco e l’Autorità Portuale di Piombino ed i vari partiti politici e liste civiche.
Ad oggi la Rsu Piombino Logistics esprime una grande preoccupazione per il futuro dei lavoratori, con l’avvicinarsi del 15 febbraio 2017, data di scadenza delle concessioni portuali di cui l’azienda é titolare.
In questa fase di completa incertezza, in cui chiediamo risposte certe e concrete da tutti i soggetti rispetto all’intera realizzazione del Progetto Cevital di cui il Governo é garante, esprimiamo con forza la necessità che le concessioni affidate a Piombino Logistics siano mantenute in essere, sia pur in regime provvisorio auspicando che, attraverso le dovute garanzie, vengano concesse in maniera definitiva con tempistiche pluriennali. Nessuno chiede cambiali in bianco, ma la continuità va garantita fino a quando il governo non avrà stabilito se il Progetto Cevital è ancora credibile e potrà essere attuato nella sua interezza, come noi tutti auspichiamo per il bene dei lavoratori e di questo territorio, o viceversa fino a quando il Governo riterrà sia venuta meno la fiducia nell’imprenditore e decida di proporre una valida alternativa.
Riteniamo che non sia infatti ammissibile che oltre 160 lavoratori possano essere espulsi dal ciclo produttivo, con conseguenti drammatiche ricadute sociali, mentre l’area portuale si trova in una fase di piena espansione, senza che il governo si esprima in proposito.
In questa fase è necessario stringere l’imprenditore a rispettare tutti gli accordi firmati a Palazzo Chigi almeno fino a che non si abbia in mano una valida alternativa.
La Rsu Piombino Logistics vogliono mettere in guardia dai contraccolpi che la perdita delle concessioni potrebbe produrre anche nella continuitá produttiva dell’intero stabilimento Aferpi, giacché non sarebbe più garantito l’imbarco e lo sbarco di semilavorati e prodotti finiti. Come affermato infatti in maniera unitaria dal Consiglio di Fabbrica, per le organizzazioni sindacali i lavoratori della Piombino Logistics sono ad oggi i soli titolati all’esercizio delle attività portuali dello stabilimento.

RSU Piombino Logistics
FIM-FIOM-UILM

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