Piombino, 2 febbraio sciopero dei metalmeccanici

Assemblea AferpiIl Tavolo

Dopo l’incontro con il ministero, dove il Governo ha preso l’impegno di convocare Rebrab per comprendere definitivamente le intenzioni, i sindacati dichiarano sciopero per il 2 febbraio, supportato da una manifestazione pubblica a Piombino.

Al tavolo ministeriale, oltre al ministro Calenda, erano presenti anche il vice Bellanova, il presidente della Regione, Rossi, il commissario straordinario della Lucchini, Nardi e i sindacati confederali di categoria, Fim – Fiom – Uilm, nazionali e del territorio.

I sindacati hanno presentato in modo ufficiale la situazione di grave incertezza venutasi a creare dalle mancate realizzazioni di quanto Rebrab aveva promesso in termini di realizzazione del piano industriale, “Questa situazione a partire dalla mancanza del circolante fino a una non più tollerabile indefinitezza del piano industriale – spiegano Fim – Fiom e Uilm – rischiano di mettere in seria crisi il progetto Piombino, così come configurato dell’accordo di programma del 2014. Abbiamo ribadito, quindi, che tale obbiettivo va salvaguardato in ogni suo aspetto, a partire dal ruolo centrale della siderurgia”

“L’obbiettivo va perseguito costringendo Rebrab ad assumersi impegni certi e certificabili – proseguono i metalmeccanici – in assenza dei quali il Governo deve assumersi la responsabilità ricercando ogni alternativa possibile per mantenere gli impegni contenuti nell’accordo di programma. In ogni caso abbiamo fatto presente al Governo la necessità di salvaguardare gli ammortizzatori sociali in scadenza al 30/6/2019, qualora essi non fossero sufficienti”.

Il Governo si è assunto l’impegno di convocare in maniera ultimativa Rebrab, al fine di verificare definitivamente la possibilità dello stesso a mantenere fede a quanto sottoscritto e, dopo questo incontro, il Governo riconvocherà i sindacati per comunicare le proprie decisioni in merito “In relazioni a questo – conclude la nota congiunta delle segreterie nazionali e territoriali – riteniamo non rinviabile un piano di mobilitazioni che vedrà come inizio uno sciopero con comizio per il giorno 2 febbraio in difesa del progetto Piombino, che deve essere salvaguardato a prescindere e che i firmatari dell’accordo di programma sono chiamati a far rispettare in ogni sua parte.

Buone notizie arrivano, almeno, sul fronte TFR la cui erogazione è stata garantita dal commissario Nardi in Aprile.

L’assemblea

In seguito al tavolo ministeriale e alla dichiarazione di sciopero, si è riunito il consiglio di fabbrica in Aferpi e, successivamente, si è tenuta una partecipatissima assemblea dei lavoratori.

L’assemblea ha sostenuto le scelte sindacali – illustra il segretario generale della Fiom, David Romagnani – ed è un mandato importante e forte quello che ci viene dato, proprio in relazione alla massiccia partecipazione”.

Gli operai di Aferpi e gli operatori della Piombino Logistics sono pronti alla mobilitazione con il fine di vedere realizzato il progetto Piombino “I lavoratori vogliono il rilancio dell’occupazione – chiarisce Romagnani – pretendono che il progetto Piombino sia realizzato, non importa da chi, l’importante è che sia presto e per questo sono necessari atti e risposte concrete”.

La manifestazione del 2 febbraio è stata indetta dai metalmeccanici in modo unitario, ma le categorie non escludono di chiedere l’estensione della mobilitazione anche ad altri settori.

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