FP Cgil Livorno: “Il voto alle nostre RSU è per la difesa dei diritti e dei servizi pubblici”

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Il 3, 4 e 5 marzo si vota per il rinnovo delle RSU nelle Funzioni Centrali, Autonomie Locali e Sanità.
Questa consultazione arriva preceduta da anni di mancati rinnovi contrattuali, dall’introduzione nel lavoro pubblico di politiche brunettiane, dopo anni di blocco della contrattazione integrativa, della messa in discussione del lavoro pubblico, dei servizi pubblici, dall’introduzione della legge “Fornero” che ha allontanato l’età pensionabile, dallo smantellamento di un sistema di welfare che, seppur con criticità, rappresentava un punto di caduta accettabile per il cittadino.
Arriva, inoltre, preceduta da un governo Berlusconi (ultimo governo eletto) e da ben tre “Governi” nominati: Monti, Letta e Renzi; Governi che ben poco hanno tenuto conto di quanto la CGIL poneva alla loro attenzione.
Arriva, inoltre, dopo anni di solitudine e lotta di questa organizzazione e dei suoi rappresentanti a ogni livello, da una stagione di scioperi, manifestazioni e attività sindacale, durante la quale l’iniziativa e il ruolo della CGIL sono stati fondamentali per arginare una deriva di natura autoritaria.
L’attacco ai diritti, al “Lavoro Pubblico”, alla contrattazione, “all’Art.18”, al dialogo sindacale e alla rappresentanza sindacale è divenuto anche il mantra del governo Renzi.
In questo contesto, con un paese ancora in profonda crisi, abbiamo dovuto anche confrontarci con altre confederazioni sindacali che, da una parte, appena possono si smarcano da una progettualità unitaria di contrattazione e che, in un passato recente, sono state corree di mancati rinnovi contrattuali – vedi i viaggi in treno con Tremonti di Bonanni e Angeletti – e dall’altra, anche localmente, abbiamo visto, da sinistra e da destra, siglette corporative che urlano tanto ma che poco rappresentano e che, spesso e volentieri, firmano accordi integrativi aziendali per poi urlare, invece, la loro “contrarietà”.
In un momento come questo la FP CGIL e i suoi delegati e candidati scelgono, loro sì, di metterci la faccia per rivendicare, innanzi tutto, una diversità nel contrattare e nel rappresentare, che altri non possono avere, per evidenziare inoltre la loro idea inclusiva del diritto a essere rappresentato, con la loro presenza attiva e costante su tutti i posti di lavoro.
In questa Provincia, lunga e stretta, la FP CGIL presenta liste in tutti gli Enti, anche in Enti attualmente oggetto di riordino istituzionale, vedi le Province e le Camere di Commercio, in Enti già oggetto di accorpamenti improvvisati, quali gli Istituti di Previdenza(INPS-INPDAP) e le Agenzie Fiscali, in Enti grandi come il Comune di Livorno, che conta 1180 aventi diritto al voto, o piccoli, come il Comune di Rio nell’Elba, all’Isola d’Elba, che ne conta meno di 20, in Sanità con i suoi 3339 lavoratori, anch’essa in fase di riorganizzazione.
In questi Enti chiediamo:
-il rilancio della contrattazione ed un contratto integrativo che valorizzi le specificità dei singoli Enti e che, finalmente, apprezzi l’apporto professionale delle lavoratrici e dei lavoratori;
-chiediamo di avviare il governo condiviso dei processi di cambiamento affinché questi non colpiscano in alcun modo i lavoratori né in termini di riduzione degli organici, né in termini di riduzione dei salari.
Vorremmo anche che al Servizio Pubblico fosse riconosciuta una nuova centralità, che si aprisse una nuova stagione che, parlando di efficienza della PA, desse migliori risposte ai bisogni dei cittadini, che si arrivasse, nel servizio pubblico, al superamento del precariato “strutturato”, che ci venga riconosciuto dal nostro datore di lavoro, inadempiente, il rinnovo contrattuale dovuto e non più rinviabile ex lege e che trasparenza e giustizia fossero il prodotto di una PA efficiente e responsabile.
È UTOPISTICO TUTTO QUESTO!? Per la FP CGIL, per i suoi delegati, per i rappresentanti per i suoi candidati, NO!
È in questo, nell’impegno che mettiamo, nei valori e nella serietà che ci contraddistingue, tutta la differenza di un voto che mai come questa volta assume grandissima importanza, poiché a questo voto e ai risultati che produrrà, è legato il diritto di rappresentanza e di rappresentatività del “Lavoro Pubblico”.

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