Sciopero al The Space, l’azienda trasferisce per licenziare


La Slc CGIL provincia di Livorno proclama tre giorni di sciopero, a partire da sabato primo luglio, nel cinema multisala The Space, a causa del tentativo di licenziamento di un lavoratore mascherato da trasferimento.
Il lavoratore oggetto della disposizione aziendale è un dipendente monoreddito con gravi problemi fisici e che, quindi, avrebbe enormi difficoltà a spostarsi “L’azienda ha disposto il trasferimento all’inizio di giugno – racconta il segretario generale Slc CGIL territoriale, Beppe Luongo – informando il lavoratore che a partire da agosto sarebbe stato promosso, ma avrebbe dovuto cambiare sede. Inizialmente, il lavoratore ha espresso educatamente il diniego alla promozione, ringraziando la società per la fiducia, senza entrare nel dettaglio dei motivi che hanno imposto la scelta”.
Al diniego del lavoratore, espresso prima con la comunicazione e, in seguito, esplicitato anche durante un tavolo sindacale, l’azienda ha comunque risposto picche “A quel punto – prosegue Luongo – ci siamo trovati costretti a elencare, come previsto dal contratto nazionale, le svariate motivazioni che hanno spinto il lavoratore a rifiutare la promozione in quanto prevedeva un trasferimento di sede, chiedendo un incontro urgente che, sempre secondo il CCNL, avrebbe dovuto tenersi entro tre giorni. Ne sono passati più di dieci”.
L’azienda, quindi, si nega alla discussione, inducendo la categoria a una forte azione di mobilitazione “La mancanza del rispetto di quanto previsto dal Contratto Nazionale è un segnale per noi – chiarisce il segretario generale Slc – che evidenzia la volontà della società di mettere il lavoratore in difficoltà. Per quanto ci riguarda, non intendiamo assecondare tali modi di procedere, in quanto le persone non sono pacchi e devono essere trattate con il rispetto che meritano”.
Lo sciopero prevede un pacchetto di 3 giorni, il primo dei quali si terrà il primo luglio “Domani sarà il primo giorno di mobilitazione – conclude Luongo – e ci riserviamo anche di utilizzare i prossimi due se non dovessero essere, in primo luogo, ripristinate corrette relazioni sindacali”.

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