Precario A.Am.P.S. salvato in extremis: azienda sempre più in bilico

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Ritorna prepotentemente all’attenzione della cronaca la questione dei precari A.Am.P.S.: dopo la clamorosa decisione del sindaco di licenziare ciò che restava del CdA, un precario ha rischiato di perdere il lavoro ed è stato recuperato in extremis, in seguito alla protesta di lavoratori e sindacati.
Cgil e Fiadel proseguono la battaglia per la tutela del lavoro in A.Am.P.S.,per i lavoratori a tempo indeterminato e precari, e per la difesa dei lavoratori dell’indotto, la cui stabilità è stata messa in discussione dalla scelta del socio unico, il Comune di Livorno, di portare l’azienda al concordato preventivo in continuità.
“La scelta del concordato non è l’unico elemento che destabilizza A.Am.P.S., – specifica Giovanni Golino, segretario generale della Fp Cgil provincia di Livorno – L’azienda è stata esposta a rischio insolvenza in quanto i 3,2 milioni di euro necessari per garantire la continuità sono stati votati dal Consiglio Comunale e chiusi in un cassetto, decisione che non ha permesso di pagare le spettanze a molte aziende dell’indotto che, di conseguenza, hanno lasciato molti lavoratori senza stipendio”.
I 3,2 milioni avrebbero consentito la stabilizzazione dei precari entro il 31/12, in mancanza dei quali i sindaci revisori hanno dato parere negativo alla trasformazione dei contratti proprio per il rischio insolvenza “La mancata trasformazione dei contratti – prosegue Golino – ha fatto perdere gli incentivi previsti entro il termine del 31/12/2015, per almeno 600 mila euro in tre anni, esponendo questi lavoratori al rischio di perdere il posto di lavoro”.
Rischio che si è materializzato concretamente venerdì scorso, quando a uno dei precari in scadenza è stato chiesto di riconsegnare il tesserino entro lunedì, in quanto non era previsto rinnovo “Complice il caos che si è creato in azienda con il licenziamento del CdA – sottolinea il segretario – uno dei precari, che svolge un ruolo fondamentale per l’attività del termovalorizzatore, ha rischiato di perdere il lavoro. Il contratto è stato rinnovato per 2 mesi, dopo che era partita la protesta dei colleghi A.Am.P.S. e di Cgil e Fiadel”.

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