Anche la Fiom allo sciopero dell’industria il 20 gennaio

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Fim/Fiom Uilm della provincia di Livorno non intendono entrare nella continua campagna elettorale che avvolge Livorno e l’Italia, ma intendono mettere al centro il problema della mancanza di lavoro.
L’obbiettivo del sindacato e’ quello di provare a costruire nuove attività che possano creare occupazione e dare impulso allo sviluppo di livorno.
L’accordo di programma e’ importante e la realizzazione deve essere accellerata, ma comunque i tempi rimangono lunghi: per questo chiediamo la proroga degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa.
Come abbiamo ribadito nell’incontro del 22 dicembre al Ministero, dove sono stati istituiti i tavoli per energia e ammortizzatori alla presenza del ministro Guidi e del sottosegretario alla presidenza del consiglio prof. de Vincenti, aspettiamo risposte, appoggiando lo sciopero e la manifestazione indetta dai chimici per il giorno 20 gennaio,riteniamo, comunque, che se il Governo dovesse continuare   a negare il confronto, per quanto ci riguarda, la prossima manifestazione debba tenersi a Roma, sotto palazzo Chigi.
Il Governo si prenda la responsabilita’ delle proprie azioni.
Abbiamo partecipato alla riunione a FIrenze con l’assessore Martini per discutere della situazione di Livorno e, in quella sede, siamo stati chiari: il Comune ha il dovere di presentare un progetto per l’utilizzo dei 5 milioni messi a disposizione dalla Regione.
Livorno ha bisogno di un progetto, saltato quello del polo tecnologico, sui terreni Fiat dove sorgevano Dhelpi e Trw, il Comune deve contribuire a  dare una risposta ai lavoratori in cig,mobilita,naspi,ecc.
La città aspetta risposte, bando alle dispute e lavoriamo per dare un futuro, partendo da cio’ che abbiamo,presentiamo subito progetti tesi a non far perdere i finanziamenti e a stimolare nuova occupazione.
Governo e Amministrazione Comunale dovranno rispondere, ognuno per la propria competenza.
 
Fim/Fiom/Uilm
della provincia di Livorno

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