Elba: il diritto alla salute diventa un costo

ospedale elba

Manuel Anselmi, responsabile per la Fp CGIL Elba, interviene rispetto alla carenza di servizi sanitari sull’isola che, contrariamente a quanto previsto e concordato, sono progressivamente depotenziati.
“Ormai non si parla più soltanto di promesse fatte e non mantenute – esordisce Anselmi – ormai sembra che sia venuto meno il senso di responsabilità: il piano di riorganizzazione territoriale, infatti, non rispetta gli impegni presi dall’Azienda Usl Nord Ovest, come evidenzia il sindaco di Marciana, rispetto ai servizi da mantenere all’Elba e, di conseguenza, non c’è alcun segno del necessario ampliamento degli organici”.
Il depotenziamento dei servizi, oltre a causare l’impoverimento del lavoro, crea notevoli disagi a pazienti e familiari “Nessuno si preoccupa delle spese aggiuntive di chi deve spostarsi – prosegue il segretario – lasciando completamente a carico dei cittadini le spese di trasferimento al di fuori dell’Elba, siano familiari che devono seguire parenti bisognosi di cure o utenti che hanno bisogno di fare esami clinici. I cittadini elbani devono pagare di tasca propria ogni spostamento, non è garantito loro neanche il passaggio nave, benché non sia una loro scelta il fatto di dover lasciare l’isola per avere garantito il diritto alla salute”.
La Fp CGIL ritiene indispensabile e urgente , quindi, un tavolo per affrontare le esigenze sanitarie dei cittadini, comprese le Case della Salute “Crediamo sia urgente e indispensabile aprire un tavolo che riguardi l’interesse generale di chi si trova ad affrontare i quotidiani bisogni di salute, non perdendo di vista le carenze legate ai trasporti, che in questi ultimi giorni, anche a causa delle condizioni meteo, hanno dimostrato il peggio – conclude Anselmi – e crediamo necessario che in quell’incontro, tra i sindaci dell’isola e le sigle sindacali confederali, si parli delle Case della Salute, fondamentali per l’isola”

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