Cambio appalto portierato: chiesto un confronto con Enel

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Il tavolo in Prefettura sul mancato riassorbimento degli addetti al portierato delle centrali Enel in provincia di Livorno non è stato ancora convocato e la CGIL si muove anche attraverso la Filctem Cgil, che rappresenta anche i lavoratori del settore elettrico, per avere in merito un confronto direttamente con Enel.
Ancora nessuna novità per i 7 addetti del servizio di accoglienza e portierato delle centrali Enel in provincia di Livorno che non sono stati riassunti con il cambio appalto, ottenuto, a livello nazionale, da IVRI e subappaltato poi, in alcune provincie, a SecurpolGroup.
“Livorno è l’unica provincia in cui il personale non è stato integralmente riassunto – spiega Giordano Fioretti, che segue la vertenza per la Filcams Cgil provincia di Livorno – una situazione che troviamo assurda. Abbiamo partecipato a un incontro in DTL disertato dall’azienda e quindi abbiamo chiesto la convocazione urgente di un tavolo in Prefettura”.
Dalla Prefettura di Livorno ancora tutto tace, perciò la CGIL si è mobilitata attraverso la categoria che rappresenta i lavoratori ENEL, la Filctem, la quale ha richiesto un incontro per mettere Enel a conoscenza del mancato mantenimento dei livelli occupazionali in provincia di Livorno.
“Ci auguriamo che l’incontro con Enel – conclude Fioretti – porti risultati positivi, da tempo chiediamo di leggere il bando di appalto del servizio, per capire se è presente la clausola di salvaguardia, come crediamo. Enel, infatti, è un’azienda molto attenta alla salvaguardia dei livelli occupazionali, come è anche sottolineato nel codice etico dell’azienda stessa. In caso la clausola fosse presente, IVRI rischierebbe di perdere l’appalto per intero a causa del comportamento di SecurpolGroup, che ancora non si è confrontata con i sindacati di categoria della provincia di Livorno”.

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