La Toscana oggi scopre l’emergenza sanità, oggi che una serie di concomitanze hanno reso necessario il ricorso agli ospedali.
I lavoratori della sanità e i loro rappresentanti sindacali da tempo denunciano l’emergenza e annunciano il rischio collasso, purtroppo inascoltati.
Oggi, in una situazione di affollamento, si ammette finalmente che il servizio è in affanno e che nuove assunzioni sono necessarie.
La Regione ha dato direttive di dimissioni rapide che, secondo noi, non sono la soluzione.
La soluzione è trarre un insegnamento da questo momento e correre ai ripari in modo strutturale, porre rimedio alla cronica mancanza di organico, aggravata dal fatto che anche i lavoratori della sanità si ammalano.
Da parte nostra, ringraziamo di cuore gli operatori della sanità che su tutto il territorio, da Collesalvetti a Piombino, stanno gestendo con professionalità questa fase delicata, andando anche oltre i doveri imposti dal contratto e facendo quello che risulta necessario per non lasciare soli i malati.
Fp CGIL provincia di Livorno
L’intervento della Fp CGIL su Piombino
“Anche a Piombino si conferma la generale carenza di personale in sanità, da tempo chiediamo un incontro in merito all’attuazione del piano assunzioni che è stato presentato più di un anno fa e non ancora attuato” Così la Fp CGIL provincia di Livorno commenta il quadro fatto su Villa Marina, aggiungendo che non sono soltanto gli utenti a soffrire di carenza di servizi “Abbiamo letto le lamentele degli utenti con i quali solidarizziamo, in quanto ai malati e alle loro famiglie deve essere garantito il miglior servizio possibile, e anche i lavoratori della sanità hanno difficoltà sulla questione mense”.
Ma la priorità rimane la carenza di personale e la mancata realizzazione della Sanità territoriale, il sindacato sottolinea la necessità di ampliamento degli organici pressoché in tutti i reparti, “In tutti i reparti c’è bisogno di un potenziamento di medici, infermieri e operatori socio sanitari – dice la Fp CGIL – era previsto che fossero reintegrati tutti i pensionamenti degli anni 2015 e 2016, le cui mancate sostituzioni mettono gravemente in difficoltà il servizio e i lavoratori, che hanno carichi troppo gravosi, addirittura appesantiti dalle mancate sostituzioni delle malattie, delle aspettative e delle maternità”.
“Nei giorni scorsi – raccontano i rappresentanti sindacali – a Villa Marina i reparti che hanno vissuto maggiori fasi di criticità sono stati il pronto soccorso, affollato dai numerosi ingressi per influenza, rianimazione, Utic e area medica, dove sussistono le lunghe assenze per gravi patologie”.
A Piombino, come nel resto del Servizio Pubblico, gli operatori e i medici hanno fatto molto per prestare il miglior servizio all’utenza “I lavoratori – conclude la Fp CGIL – hanno prolungato i servizi secondo le necessità, anche durante le festività, e per questo chiediamo all’azienda di riconoscerne la professionalità e di ritornare al più presto al tavolo per avviare le necessarie assunzioni, volte a diminuire il carico di lavoro e a offrire un servizio migliore ai pazienti. Ai Sindaci chiediamo l’immediata apertura delle Case della Salute su tutto il territorio per offrire ai cittadini un’alternativa ai Pronto Soccorso, e garantire la Sanità Pubblica sul territorio”.
L’intervento della Fp CGIL su Cecina
Continua la denuncia della Funzione Pubblica CGIL provincia di Livorno sulla carenza di personale in sanità, che colpisce inesorabilmente anche il Presidio Ospedaliero di Cecina, dove sia pronto soccorso che terapia intensiva e sub intensiva sono in grave sofferenza.
Prosegue la rivendicazione del sindacato che rappresenta tutti i lavoratori del comparto sanitario e i medici che, da tempo, chiede all’Azienda Usl Nord Ovest di ritornare al tavolo della trattativa per discutere un piano assunzioni che preveda il rafforzamento degli organici “Nello specifico, sul territorio di Cecina – spiega la categoria CGIL – ci sono stati segnalati casi in cui nei reparti si opera al di sotto delle norme di sicurezza rispetto al numero troppo elevato di pazienti. La situazione peraltro è già stata segnalata all’azienda, senza che sia stata presa ancora alcuna contromisura”.
Un episodio gravissimo, a cui deve essere posto rimedio “Per il momento – dice la Funzione Pubblica – non è neanche iniziata la realizzazione del progetto previsto per il territorio complessivamente inteso, e, purché nella zona di Cecina esista una casa della salute, questa non è sufficiente a rispondere ai bisogni del territorio. Nella zone, piuttosto, nel corso del tempo sono stati sottratti sevizi e personale”.
Anche il pronto soccorso opera in emergenza “Al pronto soccorso con il picco dell’influenza – conclude la categoria – il personale medico e di comparto fatica a gestire l’elevato numero di accessi e l’azienda si rifiuta di inviare personale di supporto, un comportamento che ormai risulta inaccettabile”.