FP Cgil, Assirelli: carenza di personale all’ospedale di Piombino

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La Funzione Pubblica Cgil denuncia le carenze di personale nella organizzazione del presidio ospedaliero di Piombino e chiede urgentemente tavoli di trattativa per discutere della riorganizzazione complessiva del servizio sanitario in tutta l’area.
“Il taglio lineare delle risorse in sanità si ripercuote sui lavoratori e sugli utenti, questo si rende evidente soprattutto in estate, in quanto, con il personale che usufruisce delle ferie estive imposte dal CCNL, alcuni reparti sono chiusi e altri restano sovraccarichi di lavoro”.
Questo è ciò che sostiene Simone Assirelli, responsabile della Funzione Pubblica Cgil per Piombino e la Val di Cornia, che aggiunge “Nel reparto di medicina in questo periodo, per esempio, ci troviamo con 50 pazienti affetti da patologie gravi e, nello stesso momento, anche l’onere di assistere pazienti di altri reparti, periodicamente chiusi a causa di carenza di personale ”.
Una situazione poco sostenibile sia per i lavoratori che per gli utenti del presidio ospedaliero di Piombino, ai quali non è stata garantita la consueta ed evidentemente necessaria implementazione di personale nel periodo estivo.
“Questa situazione – prosegue Assirelli – è il risultato della mancanza di percorsi condivisi di progettazione della sanità, ci si barrica dietro la mancanza di risorse e si mettono in piedi dei percorsi che non rispondono più alle esigenze dei cittadini, penalizzando sia lavoratori che malati”.
Razionalizzare può essere legittimo, purché gli interventi siano finalizzati a una riorganizzazione virtuosa e non disfunzionale “E’ utile e urgente aprire un percorso di tavoli di trattativa tra organizzazioni sindacali , direzione, vice commissario ASL6 e commissario estav ( nuovo direttore generale di livorno, pisa, lucca,massa carrara, viareggio ), per affrontare la costruzione di un territorio più vasto di quello della sola Val di Cornia ( piombino- cecina ) – conclude Assirelli – Si rendono necessari interventi di attivazione, implementazione di case della salute e la creazione di una rete ospedaliera forte dentro una organizzazione interdipartimentale nella zona sud dell’estav ( piombino , cecina , elba ), con la valorizzazione delle strutture e di coloro che le dirigono”.

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