Grimaldi subentra a Seatrag e la Filt chiama a raccolta i delegati

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Il sospetto della Filt è confermato: un soggetto non autorizzato a operare in porto subentrerà a Seatrag, per questo la Filt Cgil convoca un’assemblea pubblica dei delegati per decidere le azioni da intraprendere.
Ieri si è tenuta, con carattere di urgenza, la Commissione Consultiva del Porto di Livorno, con all’ordine del giorno le criticità della gestione del settore traghetti.
I sospetti che il sindacato aveva denunciato non più tardi di 48 ore fa, sono stati confermati dal commissario Gallanti e da Massimo Provinciali: in maniera subdola e nel silenzio delle stanze dell’A.P., l’armatore Grimaldi è stato autorizzato, dallo scorso giovedì 1 ottobre, al subentro negli spazi operativi già assegnati alla società Seatrag.
Inutile dire che se non fosse una situazione drammatica, quanto illegittima, sarebbe quanto meno grottesca: Grimaldi non è soggetto autorizzato a operare in porto e non si capisce con quale forma giuridica sia subentrato, ai termini della legislazione sia portuale che civile.
Di fatto a Seatrag è stata revocata definitivamente dall’A.P. la libertà di fare impresa e il sindacato non può che chiedere ora una immediata regolarizzazione ai termini di Legge, affinché si dia continuità operativa ai lavoratori.
In tal senso, Gallanti, colpevolmente in ritardo, ha comunicato di aver già ricevuto l’istanza di un terminalista consolidato del porto di Livorno che esprime la volontà di assorbire il lavoro e i lavoratori ex Seatrag.
La Filt, insieme alle altre sigle sindacali, chiamerà in assemblea i delegati del porto per promuovere la prima iniziativa di sciopero contro questo incredibile tentativo di forzare le regole.

Segeteria Filt Cgil provincia di Livorno

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