Oggi sciopero del settore legno e arredo per il rinnovo del contratto nazionale che sul territorio, divisi tra Livorno e Pisa, interessa oltre mille lavoratori.
I lavoratori interessati dallo sciopero operano non soltanto nei settori del legno e dell’arredo, ma anche nei cantieri navali.
Durante le assemblee è stata rigettata la posizione arrogante di Federlegno, che pretende di introdurre la scala mobile al rovescio, cioè un aumento salariale legato al tasso di inflazione dei prezzi al consumo che viene sottratto in caso di deflazione, di incrementare la flessibilità, introducendo il lavoro di sabato e domenica senza prevedere alcuna indennità, e di aumentare del 30% la presenza degli interinali nelle fabbriche.
Nell’ambito della discussione con i lavoratori, abbiamo trovato una risposta positiva in quanto sono stati organizzati numerosi presidi davanti alle aziende, inoltre abbiamo riscontrato criticità in molte aziende a partire dalla Toscana Pallet, dove la situazione economica è abbastanza solida, ma le relazioni sindacali sono tese, proprio a causa dell’utilizzo estensivo del lavoro interinale.
Anche nei cantieri navali di Pisa la situazione è critica in quanto, malgrado l’arrivo di numerose commesse, si registra una forte crisi finanziaria dell’azienda.
Nella maggiore azienda del territorio livornese, la Bcube, si è manifestata una forte criticità sull’utilizzo della cassa integrazione ordinaria, applicata in modo unilaterale e non rispettoso degli accordi sottoscritti, penalizzando alcuni lavoratori.
Tutti i lavoratori, sia del territorio pisano che livornese, hanno chiesto alle Confindustria territoriali di adoperarsi affinché Federlegno modifichi le posizioni inaccettabili assunte in trattativa.
Fillea CGIL
Livorno e Pisa