Stazione marittima di Livorno: scatta lo sciopero a oltranza dei dipendenti

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Sciopero a oltranza dei dipendenti della stazione marittima di Livorno per rivendicare dignità del lavoro e rispetto delle norme contrattuali, disattese costantemente.
L’astensione dal lavoro dei dipendenti della stazione marittima provocherà gravi disagi non solo ai croceristi, ma anche ai lavoratori delle aziende convenzionate che si recano presso la struttura per i pranzi.
Ormai da anni va avanti uno stato di agitazione permanente tra il personale della Stazione Marittima di Livorno, che negli ultimi mesi è stato alternato con fasi di sciopero e, nonostante la mobilitazione ininterrotta, continua la tendenza a non pagare regolarmente i lavoratori e, di fatto, a ridurne il monte ore, facendo avvalere forzosamente il personale di permessi.
I lavoratori e le lavoratrici sono esasperati dalla situazione e più volte hanno manifestato il proprio disagio non solo al gruppo che detiene la concessione, ma anche alla proprietà, la Porto di Livorno 2000, la quale, nonostante non ricevesse il canone regolarmente, non è mai fattivamente intervenuta per dirimere i problemi.
“I lavoratori e le lavoratrici – spiegano Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana Costa – sono stanchi di dover elemosinare gli stipendi, da tempo rivendicano il proprio diritto a una retribuzione regolare, nel rispetto della dignità del lavoro che svolgono”.
Nel periodo estivo c’è stato molto lavoro e le retribuzioni comunque non sono state regolari, con l’arrivo della bassa stagione la situazione può solo peggiorare “Se anche nel periodo di maggior picco di lavoro l’arrivo delle retribuzioni è stato a singhiozzo – puntualizzano le sigle sindacali – con l’arrivo della stagione invernale non osiamo pensare cosa accadrà. Ci chiediamo a questo punto se la crisi del gruppo sia strutturale, visti anche i numerosi allontanamenti dagli appalti che si sono susseguiti in altre zone della Toscana”
Numerose sono state le richieste di incontro sia all’azienda che alla proprietà per rivendicare una diversa organizzazione del lavoro, ma sono rimaste inascoltate e di qui la decisione dello sciopero a oltranza “Siamo spiacenti di essere costretti a creare disagi non solo ai turisti, ma anche ai lavoratori delle aziende convenzionate – concludono i sindacati – ma questa situazione non è più sostenibile e siamo quindi a chiedere alla proprietà di farsi pienamente carico delle proprie responsabilità, anche se siamo consci che non sarà facile, in quanto anche in quell’azienda le acque sono agitate”.
Sciopero e presidio perdureranno fino a che i dipendenti non otterranno impegni certi.

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